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In discussione il presidio sanitario di Orvieto scalo

È quanto propone il responsabile del Tribunale del malato, Gianni Mencarelli

ORVIETO - Chiudere il presidio sanitario di Orvieto scalo. È quanto propone il responsabile del Tribunale del malato, Gianni Mencarelli, in risposta all'interrogazione comunale dei Ci che, al contrario, volevano il ripristino del Cup in quegli stessi sportelli. "Il Cup dell'ospedale - afferma Mencarelli - offre, a poche centinaia di metri di distanza, il servizio anche nelle ore pomeridiane dalle 15 alle 16,45, in una posizione sul territorio altrettanto ben servita da mezzi pubblici e ampi parcheggi, motivazione che dovrebbe indurre a pensare a una definitiva chiusura del centro dello Scalo, anche al fine di recuperare risorse utili per un'effettiva integrazione tra territorio e ospedale e per garantire un servizio più rispondente ai bisogni dell'utenza". "In particolare - incalza Mencarelli - al Consiglio comunale aperto sulla sanità fu segnalata l'esigenza di potenziare il front-office presso la portineria dell'ospedale per migliorare l'accoglienza e poter ritirare le risposte degli esami, prevedendo all'ingresso anche il servizio Urp per un migliore sistema informativo; assistiamo invece a un impoverimento dei servizi, a favore di una privatizzazione che  non  produce un miglioramento della qualità del servizio pubblico ma una perdita di posti di lavoro. Sarebbe utile l'apertura di un tavolo in cui siano ammesse anche le organizzazioni di tutela degli utenti, per elaborare proposte condivise che non possono certo arrivare da 'spinte di quartiere'", auspicando l'interessamento dei politici, invece, per l'applicazione dei piani attuativi, affinché non rimangano un libro dei sogni".

Pubblicato il: 29/04/2005

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