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Necessaria una nuova legge elettorale

Può essere il mezzo per garantire nel futuro un riequilibrio tra i territori della regioni. La proposta nasce anche dal dibattito in Consiglio provinciale

In Consiglio  provinciale si è aperto un dibattito serrato sui risultati elettorali, da cui emerge anche il rilievo di una carenza della legge elettorale, che "in qualche modo acuisce, alcune criticità storiche sul piano della rappresentanza. Quando si registrano concentrazioni di rappresentanza in alcune aree a scapito di altre, è il modello di sistema a rete che rischia di andare in crisi ed allora si acuiscono spinte centrifughe e frammentarie".
Così si è espresso il gruppo diesse in una mozione in cui si sottolinea che "una legge elettorale che preveda la suddivisione in collegi elettorali, individuati su aree omogenee da un punto di vista economico e sociale, sia la soluzione più adeguata".

È necessaria, quindi, un'urgente riflessione sul tema della rappresentanza, legato strettamente a quello del riequilibrio oggettivo fra territori. "Solo favorendo una legge elettorale che tenga conto dell'identità storica dell'Umbria e con essa della promozione di un sistema politico attento al consolidamento complessivo della nostra regione - prosegue il documento dei Ds - si può affrontare la stagione del federalismo e della responsabilità istituzionale in modo serio ed avanzato".
Di qui la richiesta di approfondimento sul modello attualmente adottato nelle elezioni provinciali o su quello articolato secondo collegi uninominali per gran parte del futuro Consiglio regionale e, per la restante parte, attraverso liste regionali che recuperino sia rappresentanza politica che un'idea strettamente unitaria della Regione stessa.
"Negli ultimi anni il federalismo, le trasformazioni economiche, il consolidarsi di alcuni punti di forza sul piano sociale e territoriale - si legge nel documento dei Ds - stimolano una seria e rinnovata riflessione sull'identità costitutiva della Regione. Nuovi protagonisti economici, infatti, hanno determinato nuove gerarchie in termini di rappresentanza politico-territoriale che, secondo noi, devono trovare correttivi adeguati sul piano tecnico-elettorale". Attraverso la risoluzione finale si dà mandato al presidente ed alla Giunta provinciale di promuovere, quanto prima, un incontro aperto con il futuro presidente del Consiglio regionale e con il presidente della Commissione consiliare competente in materia di legge elettorale per rappresentare gli orientamenti che emergeranno dalla discussione.

Dello stesso tenore una proposta avanzata dal capogruppo dello Sdi, Alberto Sganappa, finalizzata al riequilibrio dei territori provinciali, che sarà discussa nella prossima riunione del Consiglio di Palazzo Bazzani. Nel documento si chiede, in particolare, l'impegno del presidente e della sua Giunta a farsi promotori nei confronti della Regione dell'Umbria, del Consiglio delle Autonomie locali, dei Comuni e delle comunità interessate di un'azione di sostegno per l'inserimento dei territori della Valnerina e dello Spoletino nell'ambito di competenza della Provincia di Terni. "Il tema del riequilibrio territoriale - secondo Sganappa - può positivamente incidere sulle questioni aperte della forma di Governo e relativa legge elettorale regionale, sia sul versante del riequilibrio della rappresentanza, sia su quello dell'armonizzazione dei poteri endoregionali".

 

Pubblicato il: 22/04/2005

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