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Chiusa l'Amerina, tensioni e polemiche

Il terreno frana e la patata bollente è tutta nelle mani della Provincia. Chiusura o non chiusura, tamponare la situazione o rinviare? In attesa che la strada passi all'Anas

ORVIETO - L'Amerina, entro breve, tornerà all'Anas. Ma il terreno frana adesso e la patata bollente è tutta nelle mani della Provincia: chiusura o non chiusura, tamponare la situazione o rinviare?
Le questioni sono state al centro del vertice convocato per ieri mattina dal presidente Cavicchioli, vertice sul quale però, poco o nulla è dato sapere. Fatto sta che fino alla tarda serata di ieri la chiusura dell'Amerina è rimasta in forse. Nel pomeriggio una telefonata a palazzo Bazzani annunciava una nuova frana ai fori di Baschi e convinceva i tecnici dell'Ente ad accelerare il provvedimento di chiusura. Ma chi era sul posto, intanto, assicurava che non c'era stata alcuna frana. Ed è giallo. Come è giallo pure sul vertice del mattino che avrebbe dovuto analizzare le problematiche e individuare i provvedimenti da adottare per le frane dell'Orvietano. I disagi causati dal maltempo avrebbero messo a dura prova i nervi di Provincia, Regione e Protezione civile e l'incontro si sarebbe trasformato in uno scontro di vedute ad alta tensione. Da un lato chi avrebbe voluto chiudere l'Amerina e deviare il traffico lungo la Baschi-Sermugnano, in attesa del passaggio di competenze all'Anas. Dall'altro chi propendeva per un intervento di tamponamento per evitare una nuova chiusura dell'arteria, chiusura che già tante difficoltà ha creato non più tardi dei primi di marzo, al punto che la Provincia, sull'onda montante dei disagi, dovette lavorare a tempi record per la riapertura della strada che rappresenta l'unico collegamento col Perugino. La deviazione oltre a costringere gli automobilisti ad allungare di diversi chilometri il percorso, è impervia in alcuni tratti e di difficile percorrenza per i molti mezzi pesanti che transitano giornalmente. Queste le problematiche emerse in occasione del precedente provvedimento. Stavolta la situazione si complicherebbe perché a causa della frana che domenica scorsa ha completamente ostruito la Baschi-Sermugnano, l'arteria - una volta rimosso il materiale precipitato - è stata riaperta a senso unico alternato. E intanto c'è già chi punta il dito o quantomeno si interroga sul motivo del ripetersi a ogni piovuta di situazioni d'emergenza. In questi casi, infatti, la manutenzione preventiva e un monitoraggio costante della situazione dovrebbero essere in grado di mettere al riparo dalla necessità di interventi di emergenza che, come sui può ben immaginare, richiedono uno sforzo organizzativo e finanziario di rilevanza ben superiore a quelli ordinari.

Pubblicato il: 21/04/2005

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