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Carpinelli: no al revisionismo 'storico', la sinistra rivendica il suo ruolo

Un autentico moto d’orgoglio - quello di ieri di Carpinelli - che si incastra tra le dichiarazioni di Mocio e il direttivo regionale dal quale si attende una “fumata” sul destino politico di Cimicchi e sulla plausibilità dell’ipotesi di una rappresentanza orvietana in Consiglio o in Giunta...

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di Stefania Tomba

ORVIETO – “Assistiamo in questi giorni a tentativi di revisionismo “storico” che a me sinceramente preoccupano”. Non perde il suo tradizionale aplomb il vicesindaco, Carlo Carpinelli, nel giudicare le dichiarazioni rese la scorsa settimana dal primo cittadino, Stefano Mocio, in merito alla presunto rischio di marginalizzazione che l’Orvietano avrebbe vissuto negli ultimi dieci anni.  “Credo che sia sciocco – incalza Carpinelli – non riconoscere il ruolo di primo piano che il nostro territorio è stato in grado di giocare in questi anni a livello regionale, nazionale e non solo. Un ruolo di cui siamo orgogliosi e che è stato il frutto della forte capacità di penetrazione della progettualità della passata amministrazione che ha portato Orvieto all’attenzione non solo della Regione, ma dell’Italia e del mondo. Oggi si apre una nuova fase in cui va rilanciata quella progettualità di cui Stefano Cimicchi – comunque vadano le cose - sarà elemento vivo e integrante. La strada è in salita ma c’è un buon retroterra che deriva dalla storia di questo territorio, una storia di cui vogliamo continuare ad essere protagonisti rilanciando quella progettualità che ci ha sempre contraddistinto e giocando il nostro ruolo dentro un progetto unitario”. Un autentico moto d’orgoglio - quello di ieri di Carpinelli - che si incastra tra le dichiarazioni di Mocio e il direttivo regionale dal quale si attende una “fumata” sul destino politico di Cimicchi e sulla plausibilità dell’ipotesi di una rappresentanza orvietana in Consiglio o in Giunta. “Le decisioni a questo punto non dipendono da noi – afferma Carpinelli - abbiamo fatto ogni sforzo per ottenere dei risultati. Alla Giunta che sceglierà il presidente Lorenzetti non c’è che da augurare un buon lavoro, con la certezza che, comunque andranno le cose, saremo ascoltati e gli impegni verranno onorati, per la capacità che abbiamo sempre dimostrato di saper progettare in maniera ampia e concreta”. Una rivendicazione in piena regola del ruolo politico che la sinistra ha da sempre giocato sul territorio. Una sinistra che probabilmente non ha ancora fatto in tempo rimarginare la ferita lasciata, nel giugno scorso, dal sacrificio che si è vista costretta a fare cedendo, dopo 60 anni, la poltrona numero uno del Comune. Una ferita che brucia ancora e che adesso le dichiarazioni di Mocio potrebbero aver contribuito a riaprire dolorosamente. Le recenti affermazioni del primo cittadino, infatti, pare abbiano cominciato a far serpeggiare un diffuso malessere all’interno delle fila dei Ds e anche in altri esponenti della compagine di maggioranza.  

Pubblicato il: 19/04/2005

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