Sfruttamento delle badanti, verso la sentenza

ORVIETO - Si chiude stamani la fase istruttoria del procedimento penale a carico di N.B., la quarantacinquenne bielorussa, accusata di sfruttamento dell'immigrazione clandestina attualmente richiusa nel carcere di Civitavecchia per estorsione. In aula stamani saranno ascoltate le ultime due testi. Due cittadine straniere che forniranno la loro versione in merito ai fatti contestati alla donna a seguito delle indagini del commissariato del febbraio del 2002. Un'operazione mirata contro l'immigrazione clandestina e il lavoro nero che aveva condotto, allora, all'espulsione di 13 donne ucraine e di un cittadino polacco. La maggior parte delle clandestine erano impiegate a nero come colf o assistenti agli anziani. Dalle indagini emerse, che sarebbe stata la 45enne bielorussa, nel corso del 2001 a collocare molte di loro tra l'Orvietano e il Viterbese, riservandosi poi di riscuotere parte quando non l'intero degli stipendi. Secondo il legale della donna si sarebbe trattato, invece, di somme versate per pura solidarietà.