Tutti contro Mocio
Niente "marginalità" dell'Orvietano. Tutto bene. Così Pacioni e Carpinelli rispondono al sindaco Mocio
di Dante Freddi
La dichiarazione di Stefano Mocio "Non si può negare il rischio di marginalizzazione che sta correndo da almeno un decennio il nostro territorio. Non sto facendo delle critiche negative all'operato dei singoli amministratori - non è colpa né di Pacioni, né della Stella, né di Cimicchi" ha urtato la sensibilità di molti diesse. A tal punto che Costantino Pacioni (corsivo pubblicato sul nostro giornale) e Carlo Carpinelli hanno sentito il bisogno di intervenire. Carpinelli (nella foto) ha convocato addirittura una conferenza stampa, di cui si riportano in dettaglio i risultati in un altro articolo a firma di Stefania Tomba.
Insomma, non è vero niente di questa presunta "marginalizzazione", tutto funziona benissimo, anzi affermare il contrario è "sciocco", è "revisionismo storico".
"L'Orvietano non è assolutamente la cenerentola dell'Umbria", conclude Pacioni dopo un puntiglioso elenco di quanto è stato realizzato dalla Regione dell'Umbria nell'Orvietano. Addirittura, nella sanità, " è aumentato sia il personale medico che paramedico", come se questo dato fosse indice di funzionalità. Aumentato rispetto a che?a quando?a sufficienza per garantire il servizio e non far "scoppiare" il personale? in quantità adeguata al funzionamento del nuovo nosocomio?, che però finalmente"è stato aperto", dopo che "languiva da anni"-ci ricorda Pacioni. Come se la responsabilità di un "languore" durato trent'anni non fosse anche della Regione Umbria e di un strana storia parallela e conflittuale con la costruzione dell'ospedale di Città di Castello.
Ancora più colme di orgoglio per i grandi risultati conseguiti le parole di Carpinelli.
Se i problemi non si vedono, neppure si risolvono. E questo è preoccupante.
Pubblicato il: 19/04/2005