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DS. Toni più distesi, alla ricerca di un ruolo per l'Orvietano. E per Cimicchi

Venerdì riunione fino a notte fonda con il segretario regionale Bracco. Molti interventi. Da domani la Lorenzetti inizia a scegliere la sua squadra

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ORVIETO - Il tentativo di distendere gli animi è stato tangibile e il faccia a faccia del direttivo dell'unione comunale di venerdì sera - terminato alle 2,30 del mattino dopo diciotto interventi vibranti ma "approfonditi e sereni", come afferma il segretario Capoccia - si è trasformato nel primo tentativo di "spostare la discussione su un binario costruttivo e propositivo". La litigiosità non giova a nessuno per l'obiettivo comune che è quello di individuare un percorso in grado di restituire  all'Orvietano un ruolo in Regione. E su questo sono arrivate le rassicurazioni del segretario regionale, Fabrizio Bracco, che nel tirare le conclusioni ha ribadito come il partito sia pienamente consapevole dell'esigenza di rappresentatività del territorio orvietano, rappresentatività della quale - ha detto - "il partito si farà carico, anche alla luce del risultato del candidato, Stefano Cimicchi". A tornare in primo piano, in numerosi interventi, l'esigenza di strutturare l'organizzazione politica secondo una logica unitaria del territorio per evitare lo sfaldamento nella gestione del partito e un minor peso di Orvieto sui tavoli provinciali e regionali. "Non esiste Orvieto senza l'Orvietano" ha affermato in un passaggio dell'intervento lo stesso Bracco che, mercoledì scorso, al termine dell'incontro perugino col comitato provvisorio dell'Intercomunale, ha convocato per martedì prossimo il coordinamento comprensoriale. In quella sede arriverà la sintesi delle valutazioni politiche sul voto che, lungo tutta la settimana, hanno portato avanti le singole sezioni dei Comuni del comprensorio. E si comincerà anche a discutere delle linee di indirizzo per il completamento del rinnovo degli organismi.

Ma l'incontro che i Ds orvietani aspettano con più ansia è quello del direttivo regionale di domani. Nel corso di quell'incontro, infatti, la governatrice dell'Umbria potrebbe cominciare a mettere qualche carta in tavola. E qualche cosa in più, allora, si dovrebbe cominciare a capire anche sulla piega che prenderà il rebus della rappresentanza orvietana. Che non è l'unico problema della Lorenzetti per far quadrare il cerchio della squadra di governo. Al momento la soluzione ritenuta da molti più percorribile sarebbe quella che vede il segretario della Federazione, Gianluca Rossi, rassegnare le dimissioni da consigliere per entrare in Giunta e lasciare lo scranno a Cimicchi. A restare vacante a quel punto sarebbe anche il vertice della neo costituita Federazione. Una poltrona sulla quale, al momento, non c'è sicuramente da stare comodi, alla luce delle guerre interne al partito e delle accuse piovono da più parti sulla mancata o cattiva gestione, da parte della Federazione, della campagna elettorale.  Il segretario, Marino Capoccia, in proposito getta acqua sul fuoco. "La Federazione - afferma - si è costituita da poco, non era possibile che riuscisse a esercitare appieno un ruolo di coordinamento". I toni insomma si abbassano ma le spaccature restano. E l'intricata situazione orvietana - ma anche ternana - è seguita con qualche preoccupazione anche a livello nazionale, con un occhio alle politiche del prossimo anno, quando il collegio umbro, per eccellenza collegio sicuro, potrebbe anche non essere più tanto sicuro. 

Pubblicato il: 17/04/2005

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