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Interrogatorio fiume ieri per Igino Federici Orsini

A distanza di tre mesi dalla prima volta, ieri mattina Igino Federici Orsini è tornato a salire nuovamente le scale della Procura. Un lungo interrogatorio terminato soltanto in serata...

di Stefania Tomba

ORVIETO - A distanza di tre mesi dalla prima volta, ieri mattina a mezzogiorno Igino Federici Orsini è tornato a salire nuovamente le scale della procura per comparire davanti al pm che gli contesta adesso nuovi temi d'indagine. Un lungo interrogatorio fiume, terminato soltanto in serata, nel quale il presunto falso ingegnere - dal 6 gennaio scorso sulle cronache locali e nazionali e da una quindicina di anni sulla cresta dell'onda in qualità di professionista tra i più affermati - ha chiarito al magistrato molti di quegli aspetti che, soltanto più recentemente, sono emersi dalle indagini. L'accusa gli contesterebbe adesso nuovi abusi. In particolare, senza averne i titoli, nel corso del 2002 avrebbe partecipato, insieme a un pool di professionisti, alla gara d'appalto pubblica per la progettazione del parcheggio di via Roma. Gara che venne poi vinta da un'impresa perugina. I lavori, tra l'altro, non ebbero mai inizio in quanto il parcheggio di via Roma finì, a novembre del 2002, nelle mani della magistratura amministrativa.

La vicenda di Orsini, venuta a galla i primi di gennaio dopo anni e anni di brillante carriera, lasciò a bocca aperta l'intera città e mise in subbuglio le amministrazioni pubbliche ad ogni livello, amministrazioni con le quali il sedicente ingegnere aveva collaborato e che all'improvviso si ritrovavano a dover affidare nuovamente le pratiche o quanto meno ad avviare raffiche di verifiche con notevole dispendio economico. Dal Comune di Orvieto alla Provincia, per arrivare addirittura a incarichi ministeriali e a lavori per il Comune di Parigi. E non solo. Anche le consulenze per la progettazione dell'ampliamento della discarica de "Le Crete" del 1997 sarebbero contemplate nel "curriculum" di Federici Orsini secondo le indagini della procura di Orvieto che indaga per truffa aggravata, falso ed esercizio abusivo della professione. Resta aperto, intanto, anche il fascicolo della Procura umbra della Corte dei conti firmato dal procuratore Agostino Chiappinello che sta tentando di far luce sull'entità del danno erariale che la vicenda avrebbe causato alle pubbliche amministrazioni.

Pubblicato il: 14/04/2005

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