Un comitato per difendere San Giorgio e gli anziani dell'Orvietano

ORVIETO - Ancora nuvole nere sul Piccolomini Febei: "Diciannove mila euro di affitto all'anno e spese di ristrutturazione a proprio totale carico per la ex scuola elementare di viale primo Maggio". A insorgere è il neo nato "Comitato Piccolomini Febei", costituitosi ufficialmente, a sostegno delle volontà testamentarie della contessa Maria Cristina, lo scorso 31 marzo. "Il comitato - afferma la portavoce, Giuseppina Barloscio Barbabella - esprime forte preoccupazione per la situazione in cui versa l'Istituto e per l'aggravarsi dello stato di indebitamento dello stesso, anche a seguito del contratto di affitto dell'ex scuola elementare di Orvieto scalo, stipulato con il Comune di Orvieto una settimana prima dell'insediamento del nuovo cda dell'Istituto". "Tale contratto - puntualizza la portavoce - oltre ad una spesa per il canone di circa 19 mila euro all'anno, prevede che gli oneri di ristrutturazione e adeguamento dello stabile (non quantificati) siano a totale carico del Piccolomini e che la durata del contratto sia di 6 anni. Un contenuto che lascia veramente perplessi se si considera chi è il locatore". Insomma, il nuovo organismo - che "si pone l'obiettivo di contribuire al ripristino delle attività proprie dell'Istituto di beneficienza" - non ha perso tempo e si è messo già concretamente al lavoro. Il comitato nasce, infatti, in considerazione dei gravi problemi del territorio orvietano legati all'assistenza agli anziani, e - com'è specificato nell'atto di costituzione - "per l'interesse ad un patrimonio lasciato a beneficio della popolazione di Orvieto, che nel corso degli anni è andato sempre più depauperandosi con conseguente riduzione delle attività di assistenza da parte dell'Istituto preposto" "Siamo inoltre disponibili - afferma Giuseppina Barloscio - a supportare il consiglio di amministrazione nello svolgimento delle varie attività". Oltre alla portavoce, Giuseppina Barloscio, fanno attualmente parte del comitato: Massimo Pizzardi, Carlo Bartella, Andrea Scopetti, Anna Maria Gammarota, Cesidio Gammarota, Pierfrancesco Paci, Maria Rosaria Leonori