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Ds, è rottura. E Bracco si dice 'preoccupato'

Prima la notizia che Cimicchi per due voti non è più consigliere regionale, poi la riunione infuocata del “correntone” e quindi l’autoconvocazione da parte della minoranza del coordinamento comprensoriale per la serata di domani. Qualcuno vuole la testa di Capoccia?...

di Stefania Tomba ORVIETO – Dal tramonto all’alba è definitivamente precipitata la situazione sotto la Quercia orvietana. Prima la notizia che Cimicchi per due voti non è più consigliere regionale – ultim’ora che piomba come un macigno nella riunione dei segretari di sezione di venerdì - poi la riunione infuocata del “correntone” (nella foto) al mattino seguente e quindi l’autoconvocazione da parte della minoranza del coordinamento comprensoriale per la serata di domani. Un estremo atto di forza perché “qualcuno deve assumersi le proprie responsabilità”. Questo continuano a ripetere i compagni della sinistra dall’indomani del risultato delle urne. Già allora il correntone chiese la convocazione urgente degli organismi dirigenti territoriali per “fare chiarezza su metodi, forme ed obiettivi". Ma ora tra questi obiettivi c’è anche chi, più o meno apertamente, non nega che ci possa essere anche quello di chiedere la testa degli attuali vertici, con le dimissioni del neosegretario Capoccia. Ma andiamo per ordine. È arrivata venerdì sera la notizia della rimonta di Mara Gilioni. Dalla sezione Terni 1 le erano state assegnate altre 10 preferenze. Sufficienti per superare di misura l’ex sindaco di Orvieto che vede sfumare il posto in Regione per soli due voti. Cimicchi è fuori dai giochi. Alla riunione comunale dei segretari di sezione, convocata da Capoccia, viene respinta una mozione che propone la discussione delle ultime novità che nel frattempo giungevano da Terni. Cinque segretari abbandonano l’incontro. All’indomani il correntone fa quadrato. E in via Pianzola alle 10,30 arrivano i fedelissimi dell’ex sindaco. Il presidente del Consiglio provinciale, Giuseppe Ricci, il presidente della Confesercenti regionale e segretario della sezione Carini, Sandro Gulino, il segretario della Cgil, Maria Rita Paggio, l’assessore alla cultura, Teresa Urbani, il sindaco di Allerona, Valentino Rochigiani, il segretario della sezione di Porano, Carlo Brunetti e molti iscritti e simpatizzanti della sinistra del partito. Dal coordinamento comprensoriale, Fausto Galanello invia una lettera. “Questa è una gestione unilaterale e verticistica – ha affermato Gulino – qualcuno dovrà rispondere di questo gioco al ridimensionamento che ha penalizzato non solo il candidato Cimicchi ma tutto il territorio orvietano che ora si trova a non esprimere un proprio rappresentante in Regione”. Intanto il segretario regionale dei Ds, Fabrizio Bracco, si dice “estremamente preoccupato” per quanto sta accadendo ad Orvieto e invita i dirigenti a intervenire “in modo equilibrato”. “Appaiono irresponsabili – afferma Bracco - gli atteggiamenti che alimentano uno scontro all' interno ai Ds. Comunque compete agli organismi dirigenti comunali e provinciali, legittimamente eletti dai congressi, avviare una seria riflessione sull'analisi del voto e sulle prospettive politiche di tutto il territorio”.

Pubblicato il: 10/04/2005

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