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Opera del Duomo, presto una nuova palombella

Un'altra settimana ancora per conoscere le novità che saranno introdotte a partire da quest'anno nelle celebrazioni della Palombella...

foto di copertina

ORVIETO - Un'altra settimana ancora per conoscere le novità che saranno introdotte a partire da quest'anno nelle celebrazioni della Palombella. La prima domanda che gli orvietani - e non solo - si pongono e che noi proponiamo nel nostro sondaggio è: vera o di gesso? L'Opera del Duomo, decisa a redimere la questione che ogni anno infuoca migliaia di persone, venerdì sera, per un sovrapporsi di altre importanti questioni ha rinviato la discussione del punto all'ordine del giorno. Ma intanto quel che è certo è che si andrà alla ricerca di una soluzione condivisa, in grado di non scontentare né l'anima animalista della festa né quella più tradizionalista. Con un occhio, per altro, anche rivolto alla storia. Così ecco che accanto al simulacro prenderebbero forma anche altre soluzioni ispirate direttamente alle celebrazioni del passato. Nel 1404 - prima ricorrenza della palombella - una colomba viva veniva liberata all'interno del Duomo, tra lo scoppio di mortaretti e una pioggia di petali di rosa. Il piccione uscì dal Duomo nel 1846 quando venne data esecuzione al concilio romano lateranense del 1725 che vietava lo scoppio dei mortaretti all'interno dei luoghi di culto. Da allora partirono i primi tentativi di farla "volare" appesa a un filo nel tracciato che allora andava dal palazzo dell'Opera al sagrato del Duomo. Ora, tra le varianti al vaglio, ci potrebbe essere anche quella che, per "compensare" un simulacro nel raggiera, vengano liberate, ad esempio, 12 colombe vive da una voliera disposta sul sagrato della Cattedrale. Le soluzioni potrebbero essere molteplici, fermo restando che si parla di simboli e che l'unico valore autentico e importante è il significato religioso della festa.

Pubblicato il: 10/04/2005

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