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"Sabato, domenica e lunedì" al Mancinelli

Chiusura in bellezza per la Stagione di Prosa del Mancinelli. Il capolovaro di Eduardo martedì prossimo 12 aprile, alle 21.00

Chiusura in bellezza per la Stagione di Prosa del Mancinelli.
La programmazione di prosa del Teatro Mancinelli, denominata "Narrazioni senza tempo", è giunta al suo ultimo appuntamento teatrale, atteso ad Orvieto martedì prossimo 12 aprile, alle ore 21.00. Di scena  il capolavoro del grande Eduardo dal titolo "Sabato, domenica e lunedì". La regia è di Toni Servillo che è anche protagonista dello spettacolo nei panni di don Peppino, accanto alla bravissima Anna Bonaiuto nel ruolo di donna Rosa. La vicenda di don Peppino, che immagina un'inesistente tresca tra la moglie e un vicino di casa, don Luigi Ianniello, diventa un dramma complesso, che ha per protagonisti non solo gli uomini ma anche le cose: ragù e pastasciutta, sedie e cappelli, camicie e gioielli...  "La storia  è quella di una famiglia napoletana - spiega il regista - dove convivono tre diverse generazioni in un momento storico cruciale per l'Italia: gli albori del boom economico che imponeva un nuovo e improvviso modello di sviluppo, con l'affacciarsi di nuovi desideri e nuove mode, capaci di creare da una parte euforia, dall'altra un senso di confusione e di disagio per tutti."  Da quel rivolgimento socioculturale che segnò profondamente le idee e i costumi del nostro paese, prende forma il grandioso riallestimento, giunto alla sua terza edizione di repliche, reduce da straordinari successi di critica e di pubblico. Soprattutto in fatto di nomination e premi vinti  "Sabato, domenica e lunedì" ha superato ogni record: dal Premio Ubu 2002/2003 (come migliore spettacolo, migliore regia, migliore attrice protagonista e migliore attore non protagonista) a quello ETI; dal Premio Histrio al Premio Flaiano e ancora un riconoscimento da parte dell'Associazione Nazionale della Critica. Un successo senza pari, dunque, reso possibile dall'incontro tra una regia particolarmente attenta e sensibile ed un cast di attori a dir poco straordinari. Nel rileggere il capolavoro di Eduardo il regista Toni Servillo ha dato vita ad un'opera corale di straordinario impatto emotivo, dove la tragedia privilegia i temi della rabbia e punta tutto sull'immediatezza espressiva, suggerita anche dall'efficace scrittura drammaturgica del grande Eduardo. "Eduardo è l'autore italiano che con maggior efficacia, all'interno del suo meccanismo drammaturgico, favorisce l'incontro tra testo e messa in scena - fa sapere Toni Servillo - e affrontare i suoi testi significa inserirsi in quell'equilibrio instabile tra scrittura e oralità che rende ambiguo e sempre sorprendente il suo teatro." Grandi apprezzamenti anche da parte della critica che ha giudicato il lavoro di Servillo un'operazione di grande rigore filologico, la cui storia riesce ad andare oltre la farsa popolare verso un vero e proprio minimalismo espressivo, perfettamente in linea con il romanzo di oggi. Insomma una chiusura alla grande per la Stagione del Mancinelli, con uno spettacolo/evento per il quale si prevede il tutto esaurito. Per prenotare gli ultimi posti in teatro ci si può ancora rivolgere al botteghino del teatro al n. 0763.340493. Per ulteriori informazioni si può consultare il sito www.teatromancinelli.it

Pubblicato il: 10/04/2005

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