Maxi tamponamento, muore una giovane orvietana di 21 anni

ORVIETO – Da poco meno di un anno viveva ad Orvieto la ragazza rimasta uccisa nel tragico maxitamponamento che si è verificato la mattina di Pasqua sulla A25 in direzione di Pescara. Valentina Bernardini, di ventuno anni, era nata a San Paolo dei Cavalieri, vicino Roma, ma da qualche mese si era trasferita a Orvieto insieme alla famiglia e, qui, aveva trovato lavoro come parrucchiera, prima, in uno studio di via Garibaldi e, negli ultimi tempi, presso un noto centro estetico di piazza Marconi. Domenica scorsa viaggiava sull’autostrada che collega Roma a Pescara, in direzione del mare, a bordo di una Volkswagen Sharon. Con lei c’era il ragazzo, originario di Tivoli, con la sorellina di nove anni e altre due persone adulte, probabilmente i genitori di lui. All’uscita della galleria Sant’Angelo, nel Comune di Avezzano, la Volkswagen è rimasta coinvolta in un maxitamponamento che non ha lasciato scampo alla ragazza. Secondo i medici la giovane Valentina è morta sul colpo. Stesso tragico destino per un ragazzo di ventisette anni, Emiliano Guerra, che viaggiava a bordo di una Matitz, anch’essa rimasta coinvolta nel sinistro. Il giovane originario di Borgo Rose, in provincia di Rieti, è deceduto sull’ambulanza che lo trasportava all’ospedale di Avezzano. Feriti anche il fidanzato della ragazza trasferito in ospedale per alcuni accertamenti. Mente la piccola ha riportato una brutta ferita alla testa, le due persone adulte, infine, sono state soccorse all’ospedale di Avezzano e poi dimesse in serata. Restano al momento al vaglio della polizia le cause che hanno scatenato il terribile incidente. In corrispondenza del tamponamento sulla A25 il traffico, nel giorno di pasqua, è rimasto bloccato per diverse ore.  La notizia della tragedia getta nello sgomento l’intera città dove Valentina non era molto conosciuta per essersi trasferita con la famiglia soltanto di recente. Ma il suo lavoro, a così stretto contatto con il pubblico, l’aveva da subito fatta apprezzare e stimare da numerose persone.