Spaccio, ventottenne orvietano in manette

ORVIETO - Un arresto, tre denunce, quattro segnalazioni, il sequestro di 150 grammi di haschish, 450 euro in contanti e un bilancino di precisione. E' il frutto della vasta operazione antidroga messa a segno, nella notte di sabato scorso, dai carabinieri del nucleo operativo di Orvieto in collaborazione con i militari di Castiglione in Teverina e il nucleo operativo di Montefiascone. Il blitz dei carabinieri, fatto scattare alla vigilia di Pasqua, è arrivato al termine di una serie di indagini che avevano preso le mosse alcuni mesi fa, da quando cioè i militari avevano cominciato tenere sotto più stretta osservazione il traffico di stupefacenti tra l'Orvietano e il Viterbese anche attraverso qualche vecchia conoscenza. E a finire nuovamente in manette, infatti, è stato un orvietano di ventotto anni, residente a Porano, le cui iniziali rispondono a D.B. Il giovane era già rimasto coinvolto nel dicembre 2002 nell'Operazione Cahos. Adesso è stato nuovamente tratto in arresto: l'accusa per lui è di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I carabinieri lo hanno raggiunto sabato notte nell'abitazione di Porano che hanno passato accuratamente al setaccio. Nel corso della perquisizione i carabinieri hanno sequestrato alcuni grammi di haschish, un bilancino di precisione e 450 euro in contanti per i quali gli inquirenti ipotizzano la provenienza illecita. Nell'ambito della stessa operazione tre denunce a piede libero sono scattate, invece, per V.A. di 22 anni di Civitella d'Agliano e per un ragazzo e una ragazza, le cui iniziali rispondo rispettivamente a R.P. e S.E, entrambi orvietani di 24 anni. Infine quattro segnalazioni di assuntori, giovanissimi, sono arrivate alla Prefettura di Terni a carico di A.C. e T.M. - entrambi ventenni - e di R.A. di 19 anni e B.A. di 18. Tutti di Castiglione in Teverina. Tanto i ragazzi denunciati quanto quelli segnalati alla Prefettura sono risultati incensurati. Il sospetto degli inquirenti è che facciano tutti parte della stessa vasta rete di spaccio. Adesso si aggrava la posizione di D.B. già rimasto impigliato nella rete della precedente "Operazione Cahos". Intanto per quella vasta indagine antidroga che risale al dicembre del 2002 si profilerebbe, a breve, una volta che il giudice stabilirà l'udienza, la richiesta da parte del pm di una quarantina di rinvii a giudizio. Ancora cinque o sei sarebbero, in tutto, le posizioni dei ragazzi che l'accusa starebbe vagliando in queste ore, invece, per decidere tra l'archiviazione e il processo. Per quella stessa indagine, lo scorso nove marzo, hanno già patteggiato la pena I.B., ventottenne orvietana, e P.T., perugino di ventitré anni, ottenendo dal giudice rispettivamente, nove mesi lei e tredici mesi e dieci giorni lui.