Carabinieri: l'allarme criminalità non c'è

ORVIETO - "Il problema della sicurezza pubblica nell'Orvietano non è così allarmante come lo si vuole dipingere".
Ad affermarlo, dati alla mano, è il tenente Vincenzo Marzo della compagnia dei militari di Orvieto. "Il fatto che si siano verificati degli episodi eclatanti negli ultimi tempi - dalla bomba fino ad arrivare al terribile episodio di domenica scorsa - non ci può autorizzare a pensare che stiamo vivendo un momento di spiccata recrudescenza della criminalità. Sono fatti che possono accadere ovunque come se ne sono verificati - e di ben più gravi - in tutta l'Umbria. I dati in nostro possesso non giustificano gli allarmismi".

Anzi, il 2004 - secondo il bilancio tracciato dai carabinieri - è stato un anno in cui gli episodi di microcriminalità sono andati in netta flessione. Novecentonovanta i reati consumati contro i 1051 del 2003, definito a ragion veduta come l'anno nero per varie tipologie di reato dal furto alla rapina fino al consumo di stupefacenti. Diminuiscono insomma i reati, secondo i militari di via Roma, e sono in crescita quelli scoperti. Il trend sarebbe al momento confermato anche dall'andamento dei primi due mesi del 2005.

"L'attività di prevenzione funziona. C'è da dire - afferma il tenente Marzo - che esiste un problema oggettivo che è quello dell'autostrada del Sole e questo è innegabile oltre che inevitabile. Ma una malavita locale praticamente non esiste. Quello che abbiamo notato nella nostra attività è che si tratta prevalentemente di una criminalità importata dall'estero. Dunque abbiamo iniziato a lavorare prevalentemente in questa direzione, dichiarando guerra alla malavita soprattutto con un capillare contrasto del fenomeno dell'immigrazione clandestina".