Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Le Meraviglie di Mirò, ieri il taglio del nastro

L'inconfondibile rosso Mirò dell'allestimento accoglie i visitatori delle Meraviglie. Le ottanta opere dell'artista catalno esposte da ieri pomeriggio al Museo Emilio Greco di Orvieto resteranno in mostra fino al prossimo 12 giugno...

foto di copertina

ORVIETO - "Mirò. Le Meraviglie. Opere grafiche dal 1960 al 1981". La mostra rassegna che comprende più di ottanta opere tra litografie e acqueforti realizzate dall'artista catalano dal 1928 agli anni Settanta è stata inaugurata ieri pomeriggio al palazzo Soliano di Orvieto, sede del Museo Emilio Greco. La mostra, organizzata grazie alla collaborazione di Arthemisia e Sistema Museo - con il patrocinio del Comune di Orvieto - è assolutamente inedita perché comprende tutte opere appartenenti a una preziosa collezione privata e mai musealizzate. L'esposizione tratteggia l'intero percorso artistico del pittore catalano: dalle prime influenze cubiste, al passaggio al surrealismo, fino all'approdo ad una forma espressiva astratta. La straordinaria forza creativa che emerge dalle numerose opere è articolata in quattro serie complete di litografie e acqueforti ritoccate a mano e poi realizzate su carta e altri materiali, dal 1960 al 1981.

La mostra inizia con la serie completa di Ubu Roi, un "Uccello Re" che va in vacanza alle Baleari, nella quale un Mirò ancora surrealista incanta con i suoi giochi di colore e segno, profondità e forma.

La seconda serie, Les penalitees de l'Enfer, affiancata e dedicata all'opera del poeta Robert Desnou, segna il passaggio ad una modalità espressiva in cui il gesto pittorico inizia a prevale sul cromatismo della prima serie.

Nel terzo ciclo, quello delle Maravillas con variaciones acròsticas en el jardin de Mirò che dà il titolo all'intera mostra ed è la trasposizione grafica di un poema di Rafael Alberti, il pittore esprime un surrealismo maturo in cui poema e opera si confondono e l'osservatore non percepisce più così chiaramente quale sia l'opera e quale il poema. La matita litografica traccia figure di cui si comprende la gioiosità mentre l'occhio incontra nello stesso momento uccelli, libellule, donne e volti, formiche e bambini.

La mostra si chiude con la serie dei poemi chiamati Les marteau sans maitre in cui Mirò evolve il surrealismo in una sorta di sintesi tra astrattismo geometrico e cromatismo lirico. Al taglio del nastro il vicesindaco e assessore al Turismo, Carlo Carpinelli, oltre all'apprezzamento per il sapiente allestimento valorizzato dalla cornice del palazzo Soliano, ha sottolineato come "una mostra come questa di Mirò, ben si inserisce nel contesto di Orvieto, la città narrante che con la sua storia, le sua arte, la sua gente, vuole proiettarsi nel futuro". La mostra è aperta tutti i giorni, fino al prossimo 12 giugno, dalle ore 10,00 alle 19,00

Pubblicato il: 25/03/2005

Torna alle notizie...