Sequestrata l'isola ecologica dell'Arcone, tre denunce per il Comune di Orvieto

ORVIETO - Ieri mattina i carabinieri del Noe hanno posto i sigilli all'isola ecologica in località L'Arcone. La magistratura ne ha disposto il sequestro al termine delle operazioni di verifica relative ad alcune presunte irregolarità che erano emerse, una ventina di giorni fa, dai controlli a tappeto che il nucleo operativo ecologico dei carabinieri sta effettuando, in questo periodo, su tutta la Regione.

In quell'area ai piedi della Rupe, di cui sarebbero stati passati al setaccio oltre tre mila metri quadri, il nucleo speciale dell'Arma avrebbe, nello specifico, rilevato delle presunte irregolarità in materia di permessi. Nell'ambito delle verifiche nell'isola ecologica dell'Arcone, gestita direttamente dal Comune, sono stati deferiti tre nomi (tra amministratori e tecnici) alla procura della Repubblica di Orvieto. Un'operazione a largo respiro che potrebbe avere sviluppi già a partire dai prossimi giorni. Intanto le ispezioni compiute dai militari, comandati dal tenente Giuseppe Schienalunga, nell'Orvietano hanno già portato, in tempi ravvicinatissimi, ad un'autentica raffica di sequestri. Dapprima è toccato all'isola ecologica di Allerona dove, una decina di giorni fa, i carabinieri del Noe hanno rilevato la mancata separazione tra i diversi tipi di rifiuti. Più recentemente, per irregolarità del tutto similari, è finita sotto sequestro anche l'isola ecologica del Comune di Baschi.