Elezioni. I candidati incollati al muro

Le bacheche elettorali su cui partiti e candidati si presentano agli elettori e comunicano slogans ed immagine costituiscono un campo di analisi interessante. Suggeriscono note, parziali e curiose, su aspetti formali che spesso però sono sostanza.

L'ex sindaco di Orvieto si presenta con un manifesto semplice. Cognome color  rosso, Cimicchi, su fondo celeste. Niente foto. In fondo, e giustamente, chi bazzica da amministratore la gente dell'Orvietano da vent'anni non ne ha bisogno. A questa sobrietà estetica corrisponde però una straordinaria vitalità e il nostro spazio "Appunti elettorali", a lato della testata del giornale, registra un gran numero di sue presenze  ad incontri e dibattiti. E, almeno ad ora, è l'unico, insieme a "Uniti per l'Ulivo", a promuovere azione politica. Ma anche Forza Italia nostrana ha già tenuto un paio di incontri su argomenti amministrativi, nonostante le difficoltà interne e l'assenza di un candidato locale.

AN ha ben due aspiranti consiglieri, Olimpieri e Fella.
Olimpieri  si propone con un manifesto poco curato, con una brutta foto in bianco e nero, stretto nel suo giubbotto. Tono basso della comunicazione, che non trasmette l'immagine di uno che può vincere. Insieme ai manifesti degli altri candidati il suo non regge il confronto e non corrisponde davvero alla persona.

Astuto il manifesto  di Pacioni, Fabrizio Pacioni, di Rifondazione comunista. Niente foto, niente nome, il cognome "Pacioni", che per gli elettori di sinistra è una garanzia ed è riferito comunemente a Costantino, emerge prorompente. La questione ha suscitato anche qualche polemica nell'ambiente.

Santi, ex sindaco di Alviano, sorride ammiccante e si rivolge a colleghi ed allievi delle scuole orvietane dove ha insegnato.

C'è qualche incursione di candidati di Forza Italia provenienti da "fuori" e, per "Uniti nell'Ulivo", del ternano Brega, sostenuto dai margheriti orvietani. Stanislao Fella, il secondo di AN, non è presente sulle bacheche. Così anche Anna Petrangeli, candidata dell'Udeur, che certamente però, esperta di cose elettorali, sa bene dove stanno i voti centristi e come conquistarli.