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Lascito Bonelli, al via la catalogazione dell'enorme collezione

Nei giorni scorsi, infatti, la Fabbriceria orvietana ha siglato una convenzione con l'Università di Verona per iniziare quanto prima la catalogazione dell'immenso patrimonio....

ORVIETO - Al via la catalogazione della vastissima biblioteca del lascito Bonelli. Il compianto professore dell'Opera del Duomo l'aveva lasciata alla città a condizione che fosse resa disponibile al pubblico entro tre anni dalla sua morte. "Ci restano solo due anni per rispettare le sue volontà - afferma il neo-consigliere dell'Opera del Duomo, Marino Massimo De Caro a cui il presidente, l'avvocato, Francesco Venturi, ha delegato la gestione dell'archivio e della biblioteca - e offrire alla comunità degli studiosi la possibilità di accedere a questo straordinario patrimonio. Ma possiamo dire di esserci messi già al lavoro. E con grande soddisfazione.".

Nei giorni scorsi, infatti, la Fabbriceria orvietana ha siglato una convenzione con l'Università di Verona per iniziare quanto prima la catalogazione dell'immenso patrimonio. "Saranno alcuni giovani stagisti particolarmente meritevoli - prosegue il professor De Caro - ad occuparsi della catalogazione che consentirà l'inserimento della biblioteca nei cataloghi dell'Opac,  un'operazione questa che è un preliminare indispensabile all'apertura al pubblico". L'Opera del Duomo ha grandi progetti sul lascito Bonelli. Non solo conservarlo ma se possibile addirittura ampliarlo con l'ambizione di trasformarlo in un autorevole punto di riferimento per gli studi di architettura nel mondo accademico italiano e mondiale. Per far questo il consiglio di amministrazione si è già mosso chiedendo, fiducioso, il sostegno economico del Ministero dei beni culturali, della Provincia, della Fondazione Cro e altri privati.

"La biblioteca però - conclude De Caro - non dovrà essere solo un contenitore ma anche un soggetto promotore di cultura per questo vorremmo rivolgere la nostra attività al mondo accademico, anche attraverso la promozione di borse di studio in architettura riservate alle nuove generazioni, oltre che offrire naturalmente opportunità di studio a tutti quei giovani che vogliano approfondire la conoscenza della storia del nostro territorio" 

Pubblicato il: 21/03/2005

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