Assurdo pensare all'allargamento della giunta della Comunità Montana in un momento di crisi
Politica
di Andrea Scopetti*
Le scelte che stanno venendo avanti in seno alla Comunità Montana Monte Peglia Selva di Meana con particolare riguardo alla decisione di ampliare l'esecutivo, portandolo da sette a nove membri complessivi, necessitano di una nostra decisa presa di posizione.
Condividiamo tutte le preoccupazioni esposte dalla CISL nei giorni scorsi sulla situazione e le prospettive dell'ente, e non comprendiamo le motivazioni che portano a compiere queste scelte.
Ciò avviene, infatti, in un momento delicato per la vita dell'ente montano che, dopo aver incontrato ripetute difficoltà finanziare nel corso dell'anno, è stato recentemente bersagliato da ripetute polemiche politiche sulla gestione del personale forestale.
La situazione presente esprime il disagio dei territori (orvietano e tuderte), della coalizione di centrosinistra e della scarsa incisività della margherita locale. Ci interroghiamo sul ruolo della margherita, sul suo peso all'interno della coalizione e sulle intenzioni di quest'ultima in vista degli appuntamenti amministrativi oramai non troppo lontani.
Manifestiamo viva preoccupazione per la totale assenza di metodo e la totale mancanza di capacità di ragionamento politico, sopraffatto da accordi opportunistici e di scarso respiro.
Auspichiamo infine una pausa di riflessione che restituisca piena dignità alla politica e fiducia al cittadino, come elementi determinanti per una lungimirante amministrazione della cosa pubblica.
*consigliere provinciale della Margherita
Pubblicato il: 17/12/2002