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A raccolta i quadri CGIL dell'Orvietano

L'iniziativa dal titolo"Innovazione e sviluppo: le nuove sfide del territorio" tratterà le dinamiche economiche e sociali dell'Orvietano

Lunedì 21marzo alle ore 9,30, presso la Sala del Governatore del Palazzo dei Sette si svolgerà l'assemblea dei Quadri e dei delegati CGIL della Camera del Lavoro di Orvieto con all'ordine del giorno le questioni dello sviluppo del territorio orvietano.

L'iniziativa dal titolo"Innovazione e Sviluppo: le nuove sfide del territorio" sarà aperta dal segretario della Camera del Lavoro di Orvieto Maria Rita Paggio e conclusa dal segretario generale CGIL dell'Umbria Manlio Mariotti.

L'aggiornamento dell'analisi sullo stato del sistema produttivo, del livello e della qualità dell'occupazione del territorio, è , si legge in una nota della CGIL "una esigenza irrinunciabile nel quadro generale di grave crisi economica che attraversa il paese a cui l'attuale governo continua a rispondere in maniera inadeguata e insufficiente.

Orvieto e il suo territorio nonostante un sistema produttivo integrato e che da anni punta sullo sviluppo di qualità a partire dalla valorizzazione della filiera ambiente, cultura e turismo, sull'innovazione in settori tradizionali come l'agricoltura, sulla formazione anche attraverso la promozione di una presenza universitaria,  continua a scontare una situazione di grave difficoltà nel settore manifatturiero che anche nell'ultimo anno ha visto la chiusura di ulteriori piccole e medie aziende.

Inoltre la parcellizzazione delle aziende, oltre a rappresentare un limite in termini di esigibilità dei diritti per i lavoratori è un ostacolo alla crescita delle stesse imprese.

Infine l'elemento di maggiore criticità sul quale è necessario intervenire è rappresentato dalla forbice aperta fra reddito procapite in linea con il reddito medio regionale  e il PIL che invece risulta molto inferiore a quello provinciale e regionale, un dato che impone una riflessione circa la necessità di promuovere politiche che pur nel solco di uno sviluppo di qualità che salvaguardi il territorio realizzino una nuova fase di rilancio produttivo favorendo l'insediamento di imprese in grado, tra l'altro, di assorbire ,almeno in parte, il pendolarismo dei lavoratori, spesso molto qualificati,   in uscita dal ns territorio.

Rispondere a questi problemi è un dovere collettivo dal quale CGIL non si esime anzi vuole anche con questa iniziativa assumersi la propria parte di responsabilità nella consapevolezza che la tutela dei diritti dei lavoratori non può realizzarsi al di fuori di una politica per lo sviluppo che punti sulla qualità e l'innovazione come cardini di un nuovo sistema produttivo".

 

Pubblicato il: 19/03/2005

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