Bufera in Fi, firmata la sfiducia a Barberani

ORVIETO - Bufera politica in casa azzurra: la maggioranza del partito orvietano chiede le dimissioni del coordinatore comunale, Antonio Barberani.  Il documento di sfiducia firmato - stando ai bene infornati - dai due terzi degli iscritti da ieri sarebbe sul tavolo del coordinatore regionale, Luciano Rossi, e su quello del senatore Angelo Maria Cicolani, commissario provinciale straordinario del partito. Una sfiducia annunciata, minacciata a più riprese che si sarebbe concretizzata in questi ultimi giorni e che sarebbe il frutto di una critica profonda alla linea e alle scelte strategiche compiute da Barberani. A partire da quelle fatte in occasione delle ultime amministrative, quando la proposta di candidatura di Carlo Ripa di Meana per la poltrona di Orvieto non piacque affatto a una fronda del partito. Per arrivare all'ultima iniziativa, in ordine di tempo, quella di aprire le porte a un candidato regionale che rispondeva al nome del radicale, Luca Coscioni. Una proposta giudicata fuori luogo dal partito perché "assolutamente personale e fuori dal contesto politico attuale", come alcuni, all'interno di Forza Italia, hanno sostenuto.

Non si scuote più di tanto l'avvocato Barberani che della cosa preferisce non parlare. "Non parlo di queste cose - afferma -  C'è in corso una campagna elettorale ed è quella che conta. Non le polemiche di chi tenta soltanto di accaparrarsi il potere. Parlerò al momento opportuno". Le spaccature interne a Forza Italia divengono intanto sempre più profonde. In Comune la visibilità del partito, con le ultime amministrative, è scesa a un consigliere e per le prossime regionali l'Orvietano non ha espresso il candidato azzurro. Gli elettori paiono orientarsi verso l'attuale consigliere Enrico Melasecche e il capogruppo consiliare della Provincia, Ermanno Ventura.