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Asportazione di parte dell'intestino e perforazione dell'utero, indagati sette medici dell'ospedale

Per la vicenda, denunciata alla magistratura nel novembre del 2003 da una giovane orvietana di 29 anni, ieri mattina si è svolto in aula l'incidente probatorio....

di Stefania Tomba

ORVIETO - Va in ospedale per curare delle cisti ovariche, ne esce con l'asportazione di una sezione dell'intestino e una sospetta perforazione dell'utero. Per la vicenda, denunciata alla magistratura nel novembre del 2003 da una giovane orvietana di 29 anni e per la quale risultano attualmente iscritti al registro della procura sette medici, di cui sei del reparto di Ostetricia e uno di Chirurgia, ieri mattina si è svolto in aula l'incidente probatorio.

Il giudice Forlani ha provveduto alla nomina di un collegio di specialisti composto da un ginecologo, un chirurgo e un medico legale di medicina generale. Ora il pool di medici avrà il compito di stabilire i vari gradi di responsabilità nell'intricata odissea sanitaria che ha dovuto attraversare la giovane e per la quale la procura ipotizza il reato di lesioni gravi. La ragazza, che si è rivolta all'avvocato Andrea Solini, era ricorsa al reparto per effettuare un raschiamento al termine del quale lamentò però dei forti dolori addominali. Fu dimessa, dopo due giorni un nuovo ricovero con gli stessi medici che la sottoposero a un intervento in anestesia totale per eliminare l'infezione che si era creata all'utero. Non avrebbero ritenuto opportuno effettuare altri accertamenti, ipotizzando che si potesse trattare di dolori legati a una possibile occlusione intestinale, tanto che alla ragazza sarebbero state somministrate delle cure lassative. Alla fine, quando i dolori non accennavano a diminuire, era stata richiesta la consulenza della chirurgia. Le particolari condizioni cliniche in cui si trovò al termine dell'intervento avevano reso indispensabile un ricovero in terapia intensiva per effettuare una seconda operazione nel corso della quale le sarebbe stata riscontrata un'infezione intestinale e una sospetta perforazione dell'utero. Le cartelle cliniche vennero tutte sequestrate e furono ascoltate tutte le persone informate dei fatti. Ora i medici nominati dal tribunale si metteranno al lavoro per individuare le singole responsabilità tra i sette medici in tutta la vicenda ospedaliera. I tempi fissati sono quelli della prossima udienza che il giudice ha aggiornato al 4 di luglio. 

Pubblicato il: 15/03/2005

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