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Giallo del bebè in vendita, per la procura il caso non è chiuso

A chiudere le indagini sul presunto tentativo di vendita di un neonato che si sarebbe consumato tempo fa nel parcheggio dell'autogrill di Fabro, il capo della procura, Calogero Ferrotti, non ci pensa nemmeno lontanamente...

di Stefania Tomba

FABRO - A chiudere le indagini sul presunto tentativo di vendita di un neonato che si sarebbe consumato tempo fa nel parcheggio dell'autogrill di Fabro, il capo della procura, Calogero Ferrotti, non ci pensa nemmeno lontanamente. E ieri mattina al vaglio della procuratore capo è passato il verbale delle dichiarazioni che la donna, una 45enne di Napoli, ha reso, in qualità di teste, ai carabinieri della sua Regione, dopo aver segnalato il fatto che l'avrebbe vista, suo malgrado, protagonista di una vicenda che, se confermata, avrebbe dell'agghiacciante.

"La signora descrive in maniera puntuale e particolareggiata i fatti accaduti". Fa notare il procuratore, Calogero Ferrotti. Insomma il racconto della signora va verificato fino in fondo senza lasciare nulla al caso anche le indagini svolte dai carabinieri non avrebbero avuto riscontri con il racconto della donna. Secondo la procura, il fatto che le telecamere dell'autogrill non abbiano ripreso i protagonisti della vicenda non consentirebbe di dedurre matematicamente che il fatto non si sia verificato.

Insomma se i verbali autorizzassero la procura a credere fermamente nelle testimonianze rese dalla 45enne napoletana allora non c'è dubbio che l'indagine andrà avanti con l'apertura di un fascicolo volto a far luce su ogni aspetto della misteriosa vicenda. La donna si era rivolta ai carabinieri di Napoli un paio di giorni dopo essersi imbattuta nei due giovani, presso il parcheggio dell'autogrill di Fabro.

Qui, secondo la sua testimonianza, era stata avvicinata da una donna sulla trentina che, con accento tra il campano e il laziale, le avrebbe chiesto: "Ha dei figli?". Ne teneva uno sulle braccia: una bambina, una femminuccia di pochi mesi. E poi, senza troppi preamboli, le avrebbe proposto l'acquisto. Non c'è stato il tempo per una concreta proposta economica, la donna se ne è andata rispondendo seccamente di no. La giovane era in compagnia di un uomo, all'incirca della stessa età, che non avrebbe proferito parola anche se, per i tratti somatici, la 45enne l'avrebbe descritto come un extracomunitario, probabilmente di origini pachistane.

La storia non convinceva i militari di Fabro che pure hanno dato fondo alle indagini prendendo in esame le registrazioni delle telecamere e ascoltando i dipendenti dell'autogrill. Ma il cerchio secondo loro non quadra, non in questi termini. Ora però si torna a scandagliare ogni piega della vicenda per non lasciare il minimo spazio all'intentato in una vicenda tanto grave e delicata.

Pubblicato il: 11/03/2005

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