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Bomba in città, nuova raffica di interrogatori

Gli agenti del commissariatoa caccia di particolari per risalire all'identità dell'attentatore. Apprensione per un falso allarme...

ORVIETO – Al termine di una settimana serrata di indagini entra nel vivo il lavoro degli inquirenti che tentano di dare un volto alla mano dell’attentatore che ha lasciato l’ordigno sulla soglia del palazzo di via Angelo da Orvieto. Il commissariato non avrebbe ancora terminato di ascoltare tutti i residenti nella zona e anche ieri mattina una nuova raffica di audizioni ha impegnato per ore gli uomini orvietani della Digos e dell’Anticrimine. Si cerca anche il minimo particolare che possa aiutare a ricomporre, minuto per minuto, il puzzle di quella notte tra le 4,45 e le 7,30, orario in cui, secondo le ricostruzioni effettuate dagli inquirenti sulle basi delle testimonianze immediatamente raccolte, l’ordigno sarebbe stato collocato a destinazione. E poi capire con precisione cosa sia accaduto dopo. Chi lo abbia effettivamente visto per primo, chi lo abbia spostato dalla soglia del palazzo al pomello del portone dove poi è stato ritrovato e perché. Molti gli interrogativi e molte le tessere del mosaico a rimanere ancora vuote. L’interesse degli inquirenti si concentra moltissimo, in questa fase, sugli esiti degli esami della scientifica che dovrebbero esser completati entro breve e che potrebbero anche aiutare a capire l’esatta matrice dell’episodio per la quale gli investigatori, allo stato attuale delle indagini, non privilegiano alcuna pista. Ne’ quella politica né quella intimidatoria. A sollecitare il lavoro del reparto romano della polizia di stato anche il capo della procura di Orvieto, Calogero Ferrotti. La vicenda intanto ha segnato profondamente la città. Basterà pensare che ieri mattina un banale blocco del traffico, causato da un incidente nei pressi di piazza Cahen, ha scatenato un tam tam che ha portato le agenzie di stampa regionali a sincerarsi dell’effettiva fondatezza di quello che si è rivelato poi un falso allarme bomba.

Pubblicato il: 10/03/2005

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