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Furti, giro di vite dell'Arma

Centocinquanta persone identificate, 3 arresti, 8 denunce, 10 infrazioni al codice della strada, 3 patenti ritirate e 10 esercizi pubblici controllati. È il bilancio della maxi-operazione che i carabinieri hanno messo a segno due notti fa...

ORVIETO - Centocinquanta persone identificate, 3 arresti, 8 denunce, 10 infrazioni al codice della strada, 3 patenti ritirate e 10 esercizi pubblici controllati. È il bilancio della maxi-operazione che i carabinieri hanno messo a segno due notti fa. Una vasta operazione scattata intorno alle 3 del mattino e terminata alle prime luci dell'alba e che è stata condotta grazie all'impiego dei militari di tutte le stazioni del comprensorio, sotto il coordinamento della compagnia di via Roma, al fine di stroncare la recrudescenza dei furti. Fenomeno questo che si è recentemente riaffacciato in proporzioni preoccupanti su tutto il territorio dell'Orvietano. Il cerchio d'azione dell'Arma si è stretto in particolare nella zona dello Scalo dove i carabinieri, intorno alle 4, hanno colto in flagranza di reato due cittadini moldavi che, in assenza dei proprietari, stavano consumando un furto all'interno di un appartamento. B.V. di 38 anni e S.A. di 24, trovati in possesso anche di due cellulari nuovi di zecca e d'ultimo modello, sono stati tratti in arresto per furto aggravato. A finire nei guai nella stessa notte un operaio rumeno di 30 anni, pregiudicato, le cui iniziali rispondono a L.S. È stato arrestato per non aver ottemperato a un provvedimento di espulsione emesso dal Questore di Roma. I carabinieri l'hanno sorpreso a bordo di un'auto, sotto un'abitazione, in compagnia di un albanese di 25 anni, le cui iniziali rispondono a M.R. Secondo l'ipotesi avanzata dagli inquirenti, i due sarebbero stati in procinto di mettere a segno un colpo. Nell'auto del giovane, infatti , anche lui operaio pregiudicato, i carabinieri hanno trovato numerosi arnesi da scasso e chiavi passpartou. Oggetti per i quali è stata spiccata, poi, a carico del venticinquenne una denuncia a piede libero. I controlli nell'ambito della microcriminalità dedita ai furti si sono incrociati con quelli finalizzati alla prevenzione dell'immigrazione clandestina. Ed è così che i carabinieri, nell'ispezionare un casolare abbandonato nei pressi dell'Abbadia, hanno deferito alla Questura di Terni 5 cittadini rumeni, di età compresa tra i 20 e i 35 anni, che tra quelle mura avevano trovato ospitalità. Erano tutti sprovvisti del regolare permesso di soggiorno e avevano trovato lavoro presso un cantiere edile della zona, il cui titolare, C.T. di 30 anni, è stato denunciato a piede libero. Stesso provvedimento per un individuo incensurato originario della città di Bari ma residente a Sferracavallo. L'abitazione dell'uomo, denunciato in stato di libertà, è stata passata al setaccio dai carabinieri sulla scorta di alcune indagini condotte negli ultimi mesi. All'interno dell'appartamento i militari hanno trovato mobili del valore di svariate centinaia di euro che risulterebbero appartenere alla refurtiva di furti messi a segno negli ultimi tempi nella zona dell'Orvietano.

Pubblicato il: 05/03/2005

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