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Nuovi creditori di insinuano nel fallimento Itelco

Altre domande sono giunte al tribunale di Orvieto anche nella giornata di ieri. Duecentocinquanta quelli insinuati fino all'inizio del procedimento

ORVIETO - Continuano a insinuarsi nuovi creditori nel procedimento per la verifica di ammissione allo stato passivo dell'Itelco, l'azienda elettronica fallita, al termine di un anno e mezzo di agonia, lo scorso 20 dicembre. Altre domande sono giunte al tribunale di Orvieto anche nella giornata di ieri. Giornata per la quale era fissata la seconda udienza per la verifica delle posizioni dei creditori. Duecentocinquanta quelli insinuati fino all'inizio del procedimento. Un numero, tuttavia, che pare destinato a salire in quanto mancherebbero all'appello alcuni istituti di credito e fornitori esteri che  possono ancora insinuarsi per tutto il tempo che servirà al giudice per rendere esecutivo lo stato passivo. In camera di consiglio, intanto, ieri mattina il giudice Claudio Baglioni ha esaminato un altro centinaio di domande rinviando la definizione di alcune posizioni alla prossima udienza fissata per il 22 marzo. Altre cento erano state verificate nel corso della prima udienza. Sarà solo con la completa ammissione dei creditori che il tribunale sarà in grado di dire a quanto effettivamente ammonta nel complesso il buco dell'Itelco. Per quanto riguarda i dipendenti sono un'ottantina quelli in attesa di essere liquidati tra quelli estranei al sindacato (la maggior parte) e quelli che si sono affidati a Cgil, Cisl e Uil.

Pubblicato il: 01/03/2005

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