La "Piazzetta dell'informazione". Il Comune in rete

ORVIETO - Pagamento delle tasse, autocertificazioni, certificati di residenza: tutto senza fare la fila, comodamente da casa propria. Sviluppare i servizi on line è una delle priorità del Comune di Orvieto che renderà possibile tutto questo, e molto altro, già nell'arco del 2005.

"L'obiettivo - spiega l'assessore all'informatizzazione Massimo Frellicca - è quello di combattere ogni tipo di "esclusione", in particolar modo quella delle persone più deboli e in difficoltà ma anche delle imprese". "I progetti di e-government già attivati (ComNet, l'Interpa) stanno procedendo bene - spiega l'assessore Frellicca -. Il telecentro poi, ovvero la possibilità data ai cittadini di usufruire di un collegamento a internet o in teleconferenza è già utilizzabile dal 2003 presso gli uffici comunali. Ma entro la fine dell'anno il servizio vedrà un potenziamento nella "Piazzetta dell'informazione" all'interno del nuovo progetto del palazzo dei Sette. E sempre nel 2005 saremo in grado di realizzare la "posta elettronica certificata", normalizzare "il protocollo informatico", fornire ai cittadini la "carta d'identità elettronica", utile anche per ricevere servizi on-line, (autocertificazione on-line, certificati di residenza) inoltre implementeremo il servizio on-line per la modulistica per il commercio, già attivo dall'anno scorso, e soprattutto attiveremo i "pagamenti on-line" per Ici, Tarsu, Tar  e le tariffe dei servizi a domanda individuale.

Per quanto riguarda invece l'area dei servizi resi al cittadino e alle imprese, grazie alla collaborazione con la regione dell'Umbria e il Sir, nell'arco dell'anno, i cittadini orvietani e non potranno ricevere servizi telefonici importanti come la segnalazione guasti, help desk, assistenza alla compilazione della modulistica, prenotazioni.

Inoltre per quanto riguarda il t-government, cioè l'uso della tecnologia del "digitale terrestre", sarà possibile attivare servizi anche sul piccolo schermo. Molto deve fare ancora il Ministero su questo tema. Tuttavia la sperimentazione di servizi sul digitale terrestre deve vedere il coinvolgimento anche di realtà più piccole come Orvieto. Non a caso una delle filiere di sviluppo all'interno della Piave è quella del "polo tecnologico".