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Francesco Venturi presidente dell'Opera

Ormai attivo il nuovo Consiglio di amministrazione. Distribuiti gli incarichi ai consilgieri. Gratis la vistita alla Cappella di San Brizio per i diocesani

foto di copertina

ORVIETO - Ingresso gratuito alla cappella di San Brizio per tutti i residenti della Diocesi. È con questa iniziativa senza precedenti che i nuovi vertici della Fabbriceria Opera del Duomo si presentano alla città. I tempi saranno quelli tecnici per consentire di definire i dettagli logistici della piccola ma clamorosa e simbolica operazione. Così gli orvietani, ma anche ai tuderti, potranno apprezzare senza dover sborsare un centesimo quel patrimonio effettivamente appartenente alla collettività. L'iniziativa è stata lanciata in occasione dell'insediamento del nuovo cda di venerdì sera che, a scrutinio segreto, ha eletto all'unanimità il nuovo presidente, l'avvocato Francesco Venturi.

Ci attende un grande lavoro - esordisce il neo presidente - per questo abbiamo intenzione di impegnarci da subito. È nostro intento innanzitutto sviluppare una azione diretta alla maggiore conoscenza del Duomo e delle opere d'arte contenute in esso e nel costituendo museo, attraverso una serie di iniziative di carattere culturale che permettano di avvicinare il grande pubblico alla Cattedrale e alla città di Orvieto. Primo appuntamento, l'organizzazione del tradizionale e, ormai vicinissimo, concerto di Pasqua. Per questa iniziativa, come per qualsiasi altro aspetto del nostro operato, ci impegneremo a lavorare nel segno della massima intesa con la Curia Vescovile, il Comune di Orvieto e la Fondazione Cassa di Risparmio".

Il consiglio - spiega l'avvocato Venturi - ha discusso le linee di indirizzo per la gestione dell'Opera nei prossimi tre anni di mandato, linee che verranno definite con un più dettagliato programma di interventi". Inoltre, a stimolo dell'operatività e a sostegno del miglior funzionamento della Fabbriceria, il neo presidente ha provveduto ad assegnare ai singoli consiglieri l'incarico di seguire specifici aspetti dell'amministrazione, sulla base delle conoscenze professionali di ciascuno, mantenendo per sé, oltre alle competenze di coordinamento dell'attività, quelle relative all'azienda agricola. A Giuseppe Maria della Fina, invece, l'incarico di seguire le attività, le manifestazioni culturali e il costituendo museo. A Massimo Marino De Caro l'archivio e la biblioteca, all'ingegnere Stefano Stramaccioni il patrimonio immobiliare, a Cesare Perali il personale e bilancio, a don Ruggero Iorio i rapporti con la diocesi e, infine a Daniele Di Loreto i rapporti istituzionali e le relazioni esterne.

Pubblicato il: 20/02/2005

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