Parco archeologico ambientale dell'Orvietano. Al centro dei progetti per la città

ORVIETO - Tre milioni e seicento mila euro per la realizzazione dei progetti del Parco archeologico ambientale dell'Orvietano. Nel finanziamento, che il Comune ha chiesto alla Regione in occasione della scadenza per la presentazione dei progetti finanziabili dal Docup obiettivo 2, rientra la realizzazione dei primi tre percorsi del parco, la ristrutturazione e rifunzionalizzazione dell'edificio ex Eca e la realizzazione di laboratori, a servizio del parco, nell'ex scuola del Tamburino, a Ponte del Sole. Ventinove, in totale, i chilometri dei percorsi, tesi soprattutto alla valorizzazione e fruizione dell'area archeologica di"Capo della Fiera" e della"Grotta dei Tronchi Fossili"."Il progetto dei percorsi - afferma l'assessore Germani - attiva un processo in grado di assegnare visibilità a tutti i beni culturali e ambientali, incrementando, di conseguenza, l'offerta turistica e valorizzando tutte quelle attività (commercio, artigianato) compatibili con l'immagine complessiva della città e del territorio". 

Sempre nell'ambito del Paao vi è l'intento di recuperare a scopi didattici la centrale Netti."L'officina - prosegue l'assessore - si mostra come contenitore ideale della documentazione e si inserisce pienamente nel panorama di energie rinnovabili per le quali Orvieto aspira ad avere un ruolo primario attraverso il progetto"Hydrogencities". Contestualmente si intende ricordare la figura dell'ingegnere Aldobrando Netti". Tutti i progetti sono stati redatti a cura dell'architetto Rocco Olivadese, responsabile dell'ufficio del Prg e dell'architetto Caterina Sebastiani a capo della sezione urbanistica del Comune.