Il parcheggio alla Piave e l'impianto sportivo a via Roma

ORVIETO - Il parcheggio alla Piave e l'impianto sportivo a via Roma. Così la proposta dell'ex coordinatore di Fi e membro del consiglio di zona, Renato Gribaudo, ridefinisce i progetti di reimpiego degli spazi tra il casermone e l'adiacente area di via Roma. "Il parcheggio di via Roma è lì da 18 anni - afferma Renato Gribaudo - quando nel 1987 l'assessore Piccini aveva dato assicurazione alla città che entro 2 anni quell'area sarebbe stata restituita alla pratica sportiva". L'idea avallata dalle associazioni sportive e dal consiglio di zona di Orvieto centro è quella di edificare un "palazzetto dello sport" polivalente aperto a varie attività ma che potrebbe essere anche utilizzato come "Auditorium" e come contenitore per ospitare grandi concorsi e congressi per oltre mille persone". Ma non su un parcheggio. "Tutta l'area già occupata dalle ex infermeria e dalle cucine della caserma potrebbe essere utilizzata - prosegue Gribaudo -  per edificarvi un grande parcheggio multipiano che potrebbe ospitare un numero di automezzi di gran lunga superiore a quello previsto dal progetto relativo al parcheggio interrato di via Roma. Senza contare che quest'ultima soluzione di gran lunga più dispendiosa - oltre a non risolvere i problemi della viabilità - è stata già bocciata per ben due volte dal Tar".

Una struttura sportiva, ma sul pluripiano di via Roma, è la richiesta avanzata anche da Stefano Olimpieri di An. "Mancano impianti sportivi degni di questo nome - afferma - impianti che diano l'opportunità, non solo di ospitare competizioni sportive, ma che offrano la possibilità di praticare sport in maniera agonistica. Non solo, Orvieto è tra i pochissimi Comuni del comprensorio a non avere una piscina scoperta. Senza contare che si stanno registrando forti ritardi nella promessa convenzione con la caserma Monte Grappa per l'utilizzo della palestra e della piscina. Allora dico sì a un palazzetto sopra il parcheggio di via Roma, sempre che l'idea rientri in un progetto organico in cui l'Amministrazione la smetta di volare basso come ha fatto fino a questo momento realizzando niente altro che anfiteatri e campi da bocce".