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Barberani. " No ad una Rsa all'interno dell'ospedale"

I no di Forza Italia. Dalla politica degli anziani alla gestiione sanitaria regionale. L'Orvietano bacino sanitario di serie "B". Presto un progetto anziani targato Fi

foto di copertina

ORVIETO - Una Rsa all'interno dell'ospedale? "Non farà che ingolfare ancor più le attività sanitarie previste per gli acuti. Senza contare che la Regione, in questi settori specifici, non prevede alcun investimento su Orvieto per il prossimo triennio: grazie ai nostri amministratori, infatti, siamo ridotti ad un ambito territoriale sanitario di serie b". Così il coordinatore comunale di Fi, Antonio Barberani mette benzina sul fuoco delle polemiche divampate attorno alla delicata questione dell'assistenza alla terza età. 

 

"Le Rsa, secondo noi , devono insistere sul territorio - prosegue - in quanto il disabile necessita di interventi orientati al recupero e al reinserimento nei suoi cicli esistenziali , ambientali e sociali , non  previsti in una "simil - lungodegenza ospedaliera. Tale iniziativa risulterà deleteria quanto le omissioni programmatico-organizzative di questi ultimi anni. E questo lo sa bene sia il nostro attuale sindaco e il presidente del Consiglio comunale che sono anche dipendenti Asl".

 

Pungente Barberani anche contro la politica di investimenti prevista dalla Regione nei confronti dell'Orvietano. "Potevano non sapere i nostri amministratori che cosa ha sempre risposto la Regione riguardo la nostra città?  "Non ci sono i soldi!". Niente di più falso. Infatti  per altre realtà e Comuni i soldi ci sono: basti pensare ai 90 milioni di euro con cui è stato finanziato il polo unico ospedaliero Silvestrini, i 66 milioni di euro per il completamento dell'ospedale di Foligno, 12 milioni per il Dea ospedale di Terni, e ancora i 10 milioni per il completamento ospedale di Spoleto,  fondi Inail per il nuovo ospedale di Branca, altri fondi per l'accorpamento ospedali di Narni-Amelia, Todi-Marsciano, Castiglione del Lago-Città della Pieve".

 

"I fatti dimostrano che gli indirizzi formulati da Comune e Provincia nel corso delle ultime amministrazioni per l'impostazione programmatica della nostra Asl  - conclude Barberani - non hanno favorito lo sviluppo del comprensorio orvietano bensì quello di altre città".

 

A questo proposito il settore sanità del coordinamento comunale di Fi, composto da medici e tecnici del settore annuncia che sta approntando un progetto di intervento, "al fine di chiedere correttivi  della politica sanitaria, che tengano finalmente conto delle necessità più urgenti riguardanti la salute dei cittadini".

Pubblicato il: 12/02/2005

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