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Sport sopra il parcheggio di via Roma

Mettere a sistema risorse e problemi per ridisegnare la città. È in quest'ottica generale di sistema che i ragionamenti sulle soluzioni del piano di recupero della Piave si estendono agli spazi più strettamente connessi alla caserma...

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ORVIETO - Mettere a sistema risorse e problemi per ridisegnare la città. È in quest'ottica generale di sistema che i ragionamenti sulle soluzioni del piano di recupero della Piave si estendono, in maniera organica, agli spazi più strettamente connessi alla caserma e aprono, inevitabilmente, un dibattito sull'utilizzo, a questo punto, non solo degli spazi del casermone ma di quelli dell'intera città a partire proprio da quelli più prossimi alla Piave. L'area di via Roma, ad esempio. Il nostro viaggio nella "città che vorrei" parte proprio da qui.

Da un parcheggio che "certamente si farà" come afferma l'Amministrazione, una volta che la sentenza del Consiglio di Stato avrà sbloccato il piano attuativo in un senso o nell'altro. È solo questione di tempo. E ce ne vorrà un po' di più se la sentenza dovesse essere sfavorevole per il Comune perché, a quel punto, il piano dovrà essere adeguato e riportato in consiglio per l'approvazione. Una volta sbloccato e realizzato il parcheggio pluripiano ci sarà da destinare la superficie superiore di via Roma. Come non progettarla in maniera organica rispetto alla Piave? Il tribunale amministrativo, in questo senso, ha tirato le orecchie al Comune già una volta.

L'idea di una struttura sportiva in grado di offrire spazi ai giovani e ai grandi eventi piace all'assessore allo sport, Massimo Frellicca. "Il progetto per la parte superiore di via Roma prevede a una struttura sportiva attrezzata - afferma l'assessore Massimo Frellicca - le ipotesi alternative sono due. Che si possa trattare di uno spazio con impiantistica all'aperto, come quello che è stato realizzato allo Scalo. Oppure di una struttura chiusa. Il piano del parcheggio è predisposto ad accogliere tanto l'una quanto l'altra soluzione. Sarà la discussione in città e in seno alla consulta a far optare l'amministrazione per l'una o l'altra determinazione. Di certo la seconda soluzione comporta maggiori difficoltà quanto alla progettualità e alla realizzazione, ma sarebbe certamente in grado di svolgere un ruolo ben più importante da un punto di vista economico e di utilità gestionale. Penso ad esempio alla possibilità di incrementare il numero degli eventi sportivi nazionali e internazionali che Orvieto già ospita in altre strutture. Sia che venga adottata l'una o l'altra soluzione - e questa è una cosa che mi sta particolarmente a cuore - la struttura sarà dedicata alla memoria del calciatore orvietano, Mario Frustalupi".

Pubblicato il: 11/02/2005

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