Il falso ingegnere ha ampliato la discarica. Prime audizioni in procura.

di Stefania Tomba

ORVIETO - Anche le consulenze per la progettazione dell'ampliamento della discarica de "Le Crete" del 1997 si aggiungono al curriculum di Igino Federici Orsini. Non sarebbe affatto terminato, infatti, il lavoro di indagine della procura di Orvieto a proposito dei lavori che il sedicente professionista avrebbe svolto per aziende e pubbliche amministrazioni. I fascicoli ancora si moltiplicano, a distanza di oltre un mese dall'esplosione dello scandalo, sulla scrivania del capo della procura. E sarebbero ancora da passare al setaccio i computer sequestrati dove gli inquirenti ritengono di poter ampliare ancor più i temi di indagine.

Intanto qualcun altro, dopo l'interrogatorio di Orsini durato per l'intera giornata dello scorso sabato 15 gennaio, avrebbe avuto un faccia a faccia al secondo piano del palazzo di giustizia di piazza Corsica. Persone informate sui fatti che il procuratore capo, nella massima discrezione, avrebbe convocato nel corso di queste ultime settimane. E dalle cui audizioni avrebbe tratto importanti spunti per indirizzare le indagini. Nell'ambito dell'inchiesta, tuttavia, al momento resta un solo nome indagato. Quello di Igino Federici Orsini, quarantenne, ex professionista di grido, ex presidente del Rotary cittadino e, allo stato attuale, accusato sotto il profilo penale, di truffa aggravata, falso ed esercizio abusivo della professione. Da una decina di giorni anche la procura umbra della Corte dei conti ha aperto un fascicolo sulla sua vicenda. Sarà il procuratore Agostino Chiappinello a far luce sull'entità del danno erariale che il presunto falso ingegnere avrebbe causato alle pubbliche amministrazioni.