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Una Banca per piccole azioni di solidarietà

I comuni dell'Orvietano tentano di rilanciare la Banca della solidarietà. Le piccole azioni che già caratterizzano la nostra esistenza quotidiana sono il patrimonio da offrire ad alcune categorie che si trovano in difficoltà. Cosa è e come funziona

I comuni dell'Orvietano tentano di rilanciare la Banca della solidarietà.
Il progetto parte dalla constatazione che il tempo è diventato una risorsa preziosa e strategica, da investire e valorizzare anche attraverso nuove modalità e nell'ambito dell'attuazione dei principi della partecipazione e della solidarietà. Il fine è contribuire al miglioramento della qualità della vita dei cittadini.

Il progetto elaborato dall'Ufficio della Cittadinanza dell'Ambito Territoriale n. 12 prevede la formazione di un Albo di volontari in ogni Comune del'Orvietano, dal quale di volta in volta potranno essere attivate risorse per far fronte a quelle necessità quotidiane che per alcune categorie sociali possono diventare ostacoli insormontabili.

Le domande di adesione al progetto possono essere presentate presso tutti gli uffici di Cittadinanza presenti nei Comuni del territorio. A tutte le persone che richiederanno di essere iscritte nell'Albo comunale del volontariato verrà rilasciato dal Comune di appartenenza un tesserino di riconoscimento  atto a qualificare e codificare l'attività dei volontari.

Ai volontari che sosterranno spostamenti al di fuori del proprio Comune verrà riconosciuto un rimborso spese.

Per Ulteriori informazioni è possibile rivolgersi all'ufficio della Cittadinanza telefonando allo 0763 / 393617.

Cosa è la Banca della Solidarietà

La Banca della Solidarietà valorizza l'uso del tempo fra le persone, sviluppa e promuove nuovi valori.
L'idea di fondo è che è possibile uno scambio paritario fondato sul fatto che gli individui sono portatori di bisogni ma soprattutto di risorse. La banca della Solidarietà si  propone quindi di valorizzare ed organizzare quanto già esiste nella comunità come forma di auto-aiuto tra le persone, per finalità ed azioni presenti nella nostra esperienza quotidiana.
È una banca molto particolare, dove non si deposita denaro, bensì la propria disponibilità ad offrire il proprio tempo agli altri. I bisogni e i piaceri depositati nella banca della solidarietà appartengono alla sfera delle relazioni di buon vicinato, sono cioè azioni semplici di solidarietà tra individui che abitano nello stesso palazzo, nella stessa strada o piazza, nello stesso  quartiere.

Il tipo di prestazione, oggetto degli scambi, permette alla banca della solidarietà di essere un associazione libera da vincoli morali, etici o anche solo affettivi.
La Banca della solidarietà vuole ricostruire una rete di solidarietà tra persone e offre una soluzione alle necessità derivanti dalle piccole esigenze della vita quotidiana che il mercato non considera e la cui soddisfazione può essere impossibile o implica enormi difficoltà organizzative. Inoltre consente di ricostruire relazioni tra diverse generazioni e favorire la trasmissione di esperienze e saperi tra i cittadini.

La legge che disciplina le attività di volontariato afferma che " l'attività di volontariato è quella che si presta in modo personale, spontaneo, gratuito.. senza fini di lucro, anche indiretto ed esclusivamente per fini di solidarietà sociale". La Banca della Solidarietà prende spunto da queste affermazioni e si propone di potenziare tutte le piccole azioni che già caratterizzano la nostra esistenza quotidiana, ma che spesso, soprattutto per alcune categorie che si trovano in difficoltà, possono costituire ostacoli al normale svolgimento della vita quotidiana.  
Momenti di aiuto possono diventare il pagamento delle proprie bollette insieme a quelle di una persona impossibilitata a farlo, sostenere una giovane mamma nell'accompagnamento del proprio bambino al nido, aiutare una persona anziana nella consegna dei farmaci o della spesa giornaliera a domicilio, provvedere a piccoli lavori di manutenzione quotidiana della casa, offrire momenti di compagnia  a persone sole e che hanno difficoltà a spostarsi dal proprio ambiente domestico.

I volontari sono chiamati, quindi, a svolgere il ruolo di promozione e tutela dei diritti, accanto ad altri ruoli che possono essere definiti "tradizionali", perché la promozione e la tutela dei diritti è nella natura stessa del volontariato, che si pone come principio fondamentale la centralità della persona e non può quindi prescindere dalla promozione e tutela dei diritti della persona.

 

Pubblicato il: 05/02/2005

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