Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Un Piano intergrato territtoriale(PIT) per lo sviluppo dell'Orvietano

Incontro in Provincia degli amministratori dell'Orvietano per abbozzare un piano integrato di sviluppo omogeneo

Cronaca

Provincia di Terni, comuni dell’Orvietano e Comunità Montana “Monte Peglia e Selva di Meana” si sono impegnati a delineare un’azione comune per l’utilizzo delle risorse comunitarie e per una progettazione integrata per l’area.
Questo il positivo risultato raggiunto nel corso di una riunione, tenutasi il 12 febbraio a Palazzo Bazzani e coordinata dal presidente della Provincia di Terni, Andrea Cavicchioli, cui hanno preso parte gli assessori provinciali competenti, i sindaci dei Comuni dell’Orvietano ed il presidente della locale Comunità Montana, Valentino Filippetti.
Tutti i partecipanti all’incontro hanno ritenuto essenziale lavorare in maniera coordinata per la predisposizione di un progetto che utilizzi tutte le linee di finanziamento disponibili, che riguardi tutto il territorio e sia impostato sulla filiera turismo-agricoltura-ambiente. È stato inoltre costituito un “Comitato tecnico” al quale parteciperanno i dirigenti competenti per materia dell’Amministrazione provinciale e degli altri enti interessati ed esperti esterni. Tale organismo sarà chiamato ad individuare i progetti concreti aventi valenza di area, le linee di finanziamento necessarie e le ipotesi gestionali, tenendo conto di quanto già realizzato con i fondi dell’”obiettivo 2” del precedente documento di programmazione e delle proposte già elaborate dagli stessi enti.
Al termine della riunione è stato conferito il mandato al Presidente della Provincia di chiedere alla Regione dell’Umbria un indirizzo per la costituzione di un “Piano Integrato Territoriale” che riguardi l’area in questione
«Si tratta di un’occasione di notevole rilevanza per il territorio –fa notare il Presidente Cavicchioli- in quanto i fondi comunitari avranno in futuro modalità di accesso senz’altro più restrittive con l’ingresso di nuovi Stati nell’Unione, e di un modo di lavorare estremamente corretto e proficuo, basandosi sulla collaborazione tra enti pubblici, parti sociali e forze economiche, che può produrre risultati positivi essendo diretto ad ottimizzare le risorse in un’ottica di programmazione organica di aree aventi vocazioni compatibili ed interessi comuni».

Pubblicato il: 14/02/2003

Torna alle notizie...