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Rapinata la Cassa di Risparmio di Orvieto

La filiale di Corso Cavour assaltata ieri mattina da un raapinatore armato di coltello. Le ricerche non hanno ancora prodotto risultati 

foto di copertina

ORVIETO - Rapina a mano armata, ieri mattina, nella filiale di corso Cavour della Cassa di Risparmio di Orvieto: un uomo è entrato a volto scoperto e sotto la minaccia di un coltello si è fatto consegnare il contenuto delle casse, riuscendo a impossessarsi di una cifra che sfiora i 40 mila euro. In tutto gli ci sono voluti soli cinque minuti di tempo. È successo quando l'orologio agli sportelli della filiale segnava, infatti, le 12,15, ovvero poco prima dell'orario di chiusura al pubblico. Alle 12,20 l'uomo era scomparso a piedi portandosi dietro una valigetta con un cifra che le impiegate hanno stimato in 39 mila euro. L'uomo, con addosso un coltello, è entrato normalmente dalle porte allarmate della filiale, eludendo i metal detector che sorvegliano l'ingresso. E una volta dentro, tutto è filato liscio. Non c'erano clienti a quell'ora in coda agli sportelli. Solo due impiegate che, terrorizzate alla vista dell'arma da taglio, non hanno opposto alcuna resistenza. Mostrando il coltello, l'uomo ha pronunciato il classico: "È una rapina. Consegnatemi tutti i soldi". 

E, incassato il bottino, è uscito dalla stessa porta principale da cui era entrato, dileguandosi a piedi per le vie del centro. Probabilmente per raggiungere un complice che lo attendeva a bordo dell'auto con cui i due si sarebbero dati alla fuga. Il sistema d'allarme anti-rapina della banca ha allertato il commissariato e gli agenti sono giunti immediatamente, in forze, sul posto. Ma ormai il rapinatore aveva già fatto perdere le proprie tracce. Dalle prime ricostruzioni degli inquirenti, effettuate grazie alle testimonianze rese dalle impiegate, dai passanti e dalla presa visione delle registrazioni delle telecamere a circuito chiuso, è stato possibile tracciare un primo identikit dell'uomo. Un uomo sulla cinquantina, di corporatura robusta, leggermente sfrontato e di media statura. Indossava un paio di occhiali, un giaccone beige e un cappello scuro da baseball. Indecifrabile l'accento, secondo le testimonianze contrastanti che sono state raccolte dagli investigatori. Immediato è scattato il piano antirapina del commissariato che, grazie alla collaborazione della stradale e dei carabinieri, ha istituito posti di blocco lungo le principali vie di fuga dalla città. Sotto stretto controllo le provinciali che collegano la Rupe al suo comprensorio, al Viterbese e al Perugino. E soprattutto blindata l'entrata al casello autostradale di Orvieto. Decine e decine le persone identificate a partire dalla tarda mattinata di ieri, ma del rapinatore e del suo presunto complice non c'è, al momento, alcuna traccia. 

Pubblicato il: 01/02/2005

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