Lunga requisitoria del pm, slitta la sentenza per il cinquantenne accusato di abusi sulle figlie

ORVIETO - Lunga requisitoria del pm Calogero Ferrotti in quella che era annunciata, ieri mattina, come l'ultima udienza della delicata vicenda giudiziaria che vede imputato un commerciante orvietano di cinquant'anni per abusi sessuali nei confronti delle due figlie minorenni. Il pubblico ministero è tornato a sostenere l'accusa di fronte al collegio penale del tribunale di Orvieto, presieduto dal giudice Ianigro, ripercorrendo i ripetuti episodi di violenza a cui nel corso di sei, sette mesi sarebbero state sottoposte le bambine, secondo la versione fornita agli inquirenti dalla moglie dell'uomo. La donna di origini sud americane lo denunciò alla procura nell'estate del 2001.

L'accusa avrebbe tentato di far leva in particolare sulle testimonianze rese da una delle bambine, in sede di colloquio con una psicologa. Affermazioni piuttosto precise che secondo il pm non potrebbero considerarsi frutto delle fantasie di un minore. E sarebbe stata la stessa bambina a confermare di non aver subito pressione alcuna da parte della madre.

La requisitoria avrebbe tentato di demolire l'impianto della difesa basato sulla presunzione che alla base della contesa giudiziaria e delle accuse della donna ci siano motivi di profondo dissidio tra marito e moglie. In realtà la donna all'epoca dei fatti si sarebbe dichiarata innamorata e soddisfatta del rapporto con il coniuge e questo ne garantirebbe l' attendibilità. Il pm, prima di lasciare la parola alla parte civile e alla difesa, proseguirà l'arringa con la relativa richiesta della pena nell'udienza fissata per il prossimo 14 febbraio. L'uomo si è sempre dichiarato completamente estraneo ai fatti che gli vengono contestati