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Venti ascensionali, il viaggio nella memoria giunge e si conclude ad Orvieto con numerosi appuntamenti

Venti Ascensionali continua il viaggio nella memoria: i ricordi, le storie di diretti interessati, dei personaggi di una Orvieto piccola ma viva, ricca di documenti e reminescenze . Si inizia oggi sabato 15 gennaio alle 16.30 alla Sala del Carmine con "Orvieto. Ricordi di scuola": una mostra fotografica curata da Mauro Sborra

Cultura

Venti Ascensionali continua il viaggio nella memoria, questa volta ripercorrendo pezzi importanti di memoria orvietana: i ricordi, le storie di diretti interessati, dei personaggi di una Orvieto piccola ma viva, ricca di documenti e reminescenze di quello che era e dei momenti passati.

Si inizia sabato 15 gennaio alle 16.30 alla Sala del Carmine con "Orvieto. Ricordi di scuola": una mostra fotografica curata da Mauro Sborra con proiezioni di film, video/documenti ed incontri a cura del laboratorio dell'UNI3 di Orvieto, presentata dalla fotografa Ambra Laurenzi. Immagini di grande intensità ci rivelano uno spaccato di vita scolastica della nostra cittadina. Il lavoro di Sborra che ha archiviato e ricercato per molti anni questo materiale diventa ora un documento prezioso e interessantissimo.
Si prosegue con "Orvieto. A scuola" in cui i maestri e le maestre di Orvieto raccontano le loro esperienze di insegnanti, con riflessioni e aneddoti di quei giorni e di quei bambini cresciuti nella cittadina. Intervengono Zaira Marchesini e Mauro Sborra. Dopo l'incontro la Filarmonica "Luigi Mancinelli" eseguirà alcuni brani musicali composti dal Maestro Mario Duranti.
La sera, alle 21 al Teatro viene proposto "Treno popolare", film d'esordio di Raffaele Matarazzo in cui tre giovani: Lina, Giovanni e Carlo fanno una gita sul fiume tra Roma e Orvieto, prima col treno poi con la bicicletta. Il film rivela la spensieratezza e il brio di quegli anni.

Domenica 16 gennaio alle 17.30 ci sarà un incontro con l'autore Fabio Cerretani  che con le sue opere narrative ha partecipato a vari concorsi letterari e nel 2001 ha ottenuto la prima vera affermazione con il romanzo "Le ragazze del Delta" (segnalato dalla Giuria del Premio Italo Calvino), che affronta il tema del difficile rapporto padre-figlio. Interverranno il critico letterario Francesco Longo, lo scrittore Andrea Pacifico ed Elio Bartolone editore. Presenta la serata lo studioso di teoria della letteratura Carlo Emanuele Trappolino.
La serata si conclude alle 21 con Achille Serrao, poeta, scrittore e critico Nato a Roma nel 1936 è direttore della rivista "Periferie" e del Centro di documentazione della poesia dialettale «V. Scarpellino». Serrao con la sua voce potentissima con un timbro personalissimo ricrea un'interiorità ricchissima ma schiva. Le interferenze musicali saranno dell'Orvieto Jazz Trio.

Lunedì 17 gennaio parlerà Angelo Bitti, ricercatore ISUC (Istituto per la Storia dell'Umbria Contemporanea) e ICSIM (Istituto per la Cultura e la Storia d'Impresa), e i ragazzi del liceo scientifico Ettore Majorana. Bitti illustrerà la sua tesi di laurea intitolata "Gli anni del manganello: la violenza fascista nella provincia di Terni. 1921-1926", vincitrice della I edizione del "Premio Gianfranco Canali", che ricostruisce gli avvenimenti di quell'epoca nei territori dell'attuale provincia di Terni. 

A seguire verrà presentato il CD "Guerra e Resistenza a Orvieto", realizzato dagli studenti in cui sono raccolte una serie di testimonianze da parte di coloro che hanno vissuto
direttamente quelle esperienze; presenta la serata il preside del liceo scientifico Franco Raimondo Barbatella.

Martedì 18 gennaio alle 17.30 Roberto Biselli leggerà alcuni brevi testi estratti da romanzi, racconti e resoconti di viaggio di viaggiatori/scrittori che hanno raccontato la nostra città.
Sabato 22 alle 17, l'Università della Terza Età di Orvieto e l'UNI3 di Perugia, presentano "esperienze a confronto" e alle 21 l'UNI3 presenta lo spettacolo "Dove sono?"in cui ci si interroga sul  senso ultimo della propria esistenza, spesso costellata da ipocrisie. A farsi queste domande sono un gruppo di anime morte di un piccolo paesino negli Stati Uniti nell'800.

Domenica 23 gennaio alle 17.30 ci sarà un incontro legato alle memorie musicali Orvietane con Antonio Mariani, autore del saggio "Giuseppe Frezzolini. Principe de' Bassi Comici" (Akademos, 2004) e Maria Luisa Salvadori, direttrice della Biblioteca Comunale Luigi Fumi. Mariani continua nel suo percorso di scoperta-valorizzazione dei personaggi musicali orvietani offrendoci il ritratto di un concittadino pressoché sconosciuto, il cantante Giuseppe Frezzolini. Padre della celebre Erminia, il soprano fu un protagonista di rilievo del melodramma comico della prima metà dell'ottocento: Donizetti stesso lo definì il Principe de' Bassi Comici.

Martedì 25 gennaio alle 16 l'Ufficio della Cittadinanza Ambito Territoriale n°12 presenta "IncontRacconta" all'interno della rete delle Città del Sorriso. Mercoledì 26 al Nuovo Cinema Corso verrà proiettato "Rosenstrasse" di Margaret von Trotta: gli spettacoli saranno alle ore 17.30 e 19.45 , 9.30 per le scuole. La regista intende dare luce ad un piccolo ma glorioso e episodio di resistenza femminile nella Berlino del '43: un gruppo di mogli ariane sposate ad ebrei, dopo giorni di resistenza civile, chiesero e ottennero la liberazione dei loro mariti tenuti prigionieri in un edificio a Rosenstrasse, un quartiere centrale della città. Si continua con quegli anni giovedì 27 in cui un video alla Sala del Carmine alle 17.30 documenta l'Olocausto. Il documento, realizzato col patrocinio del comune di Roma raccoglie immagini che studenti romani hanno conservato della loro visita ad Auschwitz: immagini emozionanti, drammatiche e di forte intensità L'Olocausto è visto dai giovani, con i loro occhi che nonostante non abbiano vissuto quella tragedia la rivivono per qualche attimo nella memoria di quegli edifici.

Si conclude il ciclo con un appuntamento musicale venerdì 28 gennaio alla Sala del Carmine con "Bollani meets Keaton" in cui Stefano Bollani si esibisce al pianoforte su proiezione del film muto di Buster Keaton "Come vinsi la guerra". Una sorta di "colonna sonora creata dal vivo" in cui il pianista esprime con forza il suo amore per la rivisitazione di epoche passate, dal gusto retrospettivo. Questo inoltre è sicuramente tra i film più riusciti di Keaton, che riscosse all'epoca un grande successo. La kermesse si conclude in modo discreto e suggestivo, con le dolci note di un pianoforte

Pubblicato il: 15/01/2005

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