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Falso ingegnere, perquisizioni e sequestri al 102 di corso Cavour

La polizia giudiziaria ha passato al setaccio gli scaffali dello studio Orsini provvedendo al sequestro di fascicoli e computer... L'ingegnere risulterebbe indagato per truffa aggravata, falso e esercizio abusivo della professione. Avrebbe lavorato anche per le ferrovie...

di Stefania Tomba

ORVIETO - Perquisizioni e sequestri al 102 di corso Cavour. È così che hanno preso il via le indagini della procura della Repubblica sulla vicenda del presunto falso professionista orvietano che per una quindicina d'anni è riuscito a ricoprire incarichi di primo piano per istituzioni, Enti e decine e decine di privati, con un unico esame all'attivo sul proprio libretto di matricola universitaria.

La polizia giudiziaria ha passato al setaccio gli scaffali dello studio Orsini provvedendo al sequestro di fascicoli e computer che potrebbero contenere informazioni preziose per l'attività investigativa degli inquirenti volta, in questa fase, a disegnare un quadro esauriente e dettagliato dell'attività svolta, negli anni, dal sedicente professionista. Intanto Igino Federici Orsini comparirebbe sul registro degli indagati della Procura della Repubblica di Orvieto per truffa aggravata ai danni del Comune, diversi falsi e esercizio abusivo della professione. Questi i reati che, al momento, gli sarebbero contestati sul fascicolo ufficialmente aperto a suo carico. Da qui si starebbero dipanando le indagini degli inquirenti intenzionati a scavare sino in fondo alla vicenda. Senza escludere, probabilmente, la pista di eventuali connivenze che avrebbero reso possibile un così lungo anonimato. Intanto la Procura dà il la alle audizioni. E per primo avrebbe convocato il presidente dell'ordine degli ingegneri di Terni, il dottor Alberto Franceschini che stamani dovrebbe essere ascoltato in qualità di persona informata sui fatti. Mentre a giorni dovrebbe toccare allo stesso Orsini salire, per la prima volta da indagato, le scale del palazzo di giustizia orvietano, probabilmente per fornire la propria spontanea versione dei fatti. A farne espressa richiesta in Procura sarebbe stato, infatti, il suo legale difensore, l'avvocato Giovanni Guariglia.

Intanto è scattata la ricognizione delle pratiche da tirar giù dagli scaffali e riaffilare ad autentici professionisti negli uffici tecnici delle molte Istituzioni, Enti e società per le quali Orsini avrebbe prestato consulenze e ottenuto incarichi. Lavori febbrili, tra gli altri, in Comune, alla Sao e alla Alto. In particolare per quanto riguarda l'amministrazione comunale spuntano nel curriculum del sedicente ingegnere nuovi incarichi. Oltre a quelli, già noti, per il restauro della Madonna del Velo e la ristrutturazione delle scuole elementari di Sferracavallo, anche la progettazione e direzione dei lavori per interventi di ristrutturazione di somma urgenza del palazzo comunale relativi al 2003 e calcoli statici per il cemento armato nei lavori di ampliamento del cimitero civico. Senza contare le 200 concessioni edilizie di Comune e Provincia rilasciate su calcoli sismici effettuati da Orsini. E ancora calcoli per la realizzazione degli immobili de "Le Crete", incarichi per la Alto, impegnata nella ricostruzione dei Comuni colpiti dal terremoto del '97, e consulenze tecniche d'ufficio che avrebbe prestato al Tribunale di Orvieto. Addirittura pare che il timbro incriminato sia arrivato pure su qualche fascicolo ministeriale. E, infine, non è esclusa l'ipotesi che Orsini abbia collaborato anche con le Ferrovie dello Stato.

Così mentre lo scenario, di giorno in giorno, lascia intravedere nuovi risvolti, di pari passo, lo scandalo assume proporzioni sempre più clamorose. Ieri intanto amministratori e tecnici della Provincia di Terni e del Comune di Orvieto si sono incontrati a palazzo Bazzani per analizzare le problematiche di natura amministrativa derivanti dalla vicenda. Di comune accordo si è deciso di chiedere immediatamente un parere legale per interventi di verifica ed eventuale sanatoria degli atti. "È intenzione delle amministrazioni  - è stato sottolineato nel vertice -  operare a tutela dell'interesse pubblico, con l'obiettivo di limitare il più possibile il disagio dei soggetti privati". "La Provincia  - è stato assicurato -  interverrà nei confronti di tutti i Comuni del territorio per un controllo complessivo degli atti e per definire con ogni Ente coinvolto il percorso da attivare e invierà alle Procure interessate idonee informative".

Pubblicato il: 12/01/2005

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