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Dinner Music, una formula vincente

Quando la musica incontra i sapori. Sabato sera al San Francesco è andata in scena la seconda serata della quinta rassegna musical-gastronomica orvietana

Cronaca

«Si sta rivelando una formula vincente, siamo veramente soddisfatti». Il direttore artistico del Dinner Music Riccardo Stefanini conferma la sensazione di riuscita della rassegna musical-gastronomica. La quale, arrivata alla quinta edizione, fa dell’abbinamento tra cibo e melodia di un singolo Paese di volta in volta rappresentato (sabato scorso era la volta dell’Argentina), un carattere distintivo. E, cosa non secondaria anche se poco romantica, una formula commerciale azzeccata. Dicevamo di sabato: una serata piacevolissima quella che è andata in scena al San Francesco. Serata allietata dalla musica caliente del gruppo argentino Airestango e sublimata dalla cucina argentina. Da un lato l’udito era solleticato dal calore generato dal sassofono di Javier Girotto (il boss del gruppo fondato nel 1994 e autore di sette dischi); dall’altro il palato era attratto, prima, e soddisfatto, dopo, da un’orgia di sapori argentini: empanadas criollas, carbonada criolla, matambre, humitas, aljores di santafecinos. In poche parole un sincretismo caldo e raffinato. Come i clienti che riempivano la sala del San Francesco: «Troppo piccolo per ospitare tutti coloro (circa 200 prenotazioni eccedevano la capienza della sala, ndr) che hanno chiesto di poter assistere alla fusione tra carne argentina e tango», spiega il presidente della Cramst Alviero Bernardini, soddisfatto «per il riscontro ottenuto» e orgoglioso per aver avuto ragione nell’introdurre «alcuni accorgimenti che hanno perfezionato il servizio offerto».

Di quali accorgimenti parla, presidente Bernardini?

Del cambiamento frutto del passaggio dal servizio a buffet a quello al tavolo, che rende meno caotica la gestione della sala e più rilassante la serata per gli avventori (buona parte di essi provenivano da fuori provincia e regione, ndr).

Ci sono altri perfezionamenti in vista, rispetto agli altri anni?

Sì, con l’introduzione musicale affidata ad un musicista locale - che si protrae fino a circa le 21,45 - i clienti possono godere dapprima i piatti e poi concentrarsi sulla musica. Che va avanti fino a circa la mezzanotte. Mentre gli anni passati alle 23 e qualche minuto la serata poteva dirsi conclusa.

Naturalmente il riscontro è stato positivo.

Certo, anche se cerchiamo di limare alcuni difettucci.

Del tipo?

Cercheremo di tutelare il diritto, sacrosanto, di chi non fuma. Il tutto limitando l’offerta di sigari Toscani Extravecchi, altro accorgimento nell’arricchimento del servizio. Le dirò di più, dal prossimo sabato i sigari, prodotti col tabacco della Val di Chiana e Valtiberina, li consegneremo all’uscita. Un ambiente vivibile è sinonimo di rispetto per gli altri e di civiltà.

Quindi non solo suoni e sapori, ma anche cultura e civiltà: ad avercene…

Pubblicato il: 11/02/2003

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