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Esercita la professione di ingegnere, ma non si sarebbe mai laureato

Amministratori in fermento da ieri mattina alla notizia di un presunto falso ingegnere che sulla Rupe avrebbe prestato, nel corso di una quindicina di anni, decine di consulenze al Comune di Orvieto e alcune centinaia a clienti privati oltre, pare, ad aver collaborato alla ricostruzione dei Comuni colpiti dal terremoto

di Stefania Tomba

ORVIETO - Amministratori in fermento da ieri mattina alla notizia di un presunto falso ingegnere che sulla Rupe avrebbe prestato, nel corso di una quindicina di anni, decine di consulenze al Comune di Orvieto e alcune centinaia a clienti privati oltre, pare, ad aver collaborato alla ricostruzione dei Comuni colpiti dal terremoto. La notizia, nel corso della mattinata di ieri, è subito rimbalzata negli uffici della Procura che nelle prossime ore potrebbe aprire un fascicolo per andare fondo della vicenda. Raggiunto telefonicamente il sindaco della città di Orvieto, Stefano Mocio preferisce non rilasciare dichiarazioni. Ma ammette che sulla vicenda "sono in corso accertamenti da parte della pubblica amministrazione". Un'indagine interna, dunque, è già scattata e, intanto, pare che la stessa pubblica amministrazione abbia già provveduto a informare la Procura della Repubblica. Una vicenda che se confermata avrebbe del clamoroso. A rischio centinaia di consulenze, sulla cui validità pende ora molto più che una semplice ipoteca. Se la magistratura dovesse accertare la presunta truffa ad attenderne gli esiti ci sarebbe un intero territorio e decine e decine di famiglie e attività. Tuttavia, stando a quanto emerso dai palazzi che contano, nulla ci sarebbe da eccepire sulle capacità professionali del presunto falso ingegnere. Al contrario voci trapelate da quelle stesse stanze lo dipingono come un valido professionista che nel corso degli anni non avrebbe mai dato prova di carenze professionali, malgrado i pochissimi esami che pare abbia sostenuto presso al facoltà di ingegneria dove sarebbe stato regolarmente iscritto senza mai, presumibilmente, conseguire la laurea. Al termine degli anni di corso avrebbe anche ufficialmente festeggiato il raggiungimento della corona d'alloro. Adesso a cadere dalle nuvole pare siano anche gli stessi parenti più prossimi. In attesa che venga fatta luce su ogni risvolto della vicenda intanto preferiamo omettere le generalità del presunto falso professionista, orvietano e molto in vista in città. Sarà compito della magistratura stabilire se e in quali termini avverrà l'iscrizione al registro degli indagati a carico del presunto falso ingegnere. In particolare se il reato che gli verrà ascritto potrà ricadere sotto la truffa o il falso ideologico. Intanto il suo nome digitato per esteso sugli elenchi on line dell'ordine professionale di appartenenza della provincia di Terni (www.ordingtr.it) non fornisce alcun risultato. Stessa cosa a cercare il suo nome sugli elenchi della provincia di Roma (www.ording.roma.it) dove pare che abbia esercitato durante i primi anni di attività. 

Pubblicato il: 06/01/2005

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