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Raccolta delle olive. Sale il numero degli incidenti

Venticinque fratture, altrettante lesioni oculari e una svariata casistica di contusioni. Un bilancio che riguarda soprattutto anziani ed extracomunitari

foto di copertina

ORVIETO - Venticinque fratture, altrettante lesioni oculari e una svariata casistica di contusioni. È il bilancio infermieristico emerso al termine di un mese di raccolta delle olive dagli ambulatori del pronto soccorso del Santa Maria della Stella, diretto dal dottor Franco Barbabella.

La raccolta del frutto quest'anno ha fatto segnare non solo un'impennata della produzione e della qualità dell'olio ma anche un report in sensibile crescita degli infortuni verificatisi sui terreni del comprensorio orvietano. Colonna vertebrale, spalla, bacino e polso le fratture che hanno inciso in maniera più che sensibile sui ricoveri ospedalieri tra il mese di novembre e le festività natalizie. Il periodo clou della raccolta ha coinciso anche con un trend in crescita delle contusioni a seguito di rovinose cadute dagli alberi da frutto. Una venticinquina, invece, le lesioni agli occhi provocate dal fogliame tagliente degli olivi. A intasare le corsie dell'ospedale soprattutto anziani ed extracomunitari che rappresentano, tra l'altro, la maggior fetta della manodopera dedita a questo tipo di raccolta stagionale.

Le ragioni sono diverse, spiegano gli esperti. Per gli anziani le cause degli infortuni  vanno ricercate nell'equilibrio precario e nella scarsa agilità dei movimenti che naturalmente li contraddistingue. Al contrario è la mancanza di esperienza quella che provocherebbe maggiori difficoltà agli operai extracomunitari. In proposito, nel computo degli infortunati potrebbero mancare all'appello tutti quelli che potrebbero aver deciso di rinunciare alle cure ospedaliere perché non in regola con il permesso di soggiorno. La raccolta delle olive si conferma anche quest'anno in cima alla lista dell'infortunistica legata ai lavori agricoli stagionali. Mentre in netta diminuzione quest'anno è stato il numero degli incidenti verificatisi durante il periodo della vendemmia. L'ammodernamento delle tecniche della raccolta delle uve ha consentito infatti negli anni un progressivo calo dell'infortunistica legata alle operazioni di lavoro nel comparto vitivinicolo. E dunque un drastica riduzione degli infortuni legati agli strumenti da taglio e alle abrasioni oculari. 

 

Pubblicato il: 06/01/2005

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