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Carpinelli: 'Da soli non ce la possiamo fare!'

Drammatico il bilancio stilato ieri mattina in sala consiliare dai Comuni colpiti dalle recenti piogge, Protezione civile e tecnici. Settemilioni di euro i danni complessivi. Urgenti 160 mila per i primi interventi sulla viabilità... 

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di Stefania Tomba

ORVIETO - C'è voluto un fascicolo di quaranta pagine per documentare a prefetto, Regione e Presidenza del Consiglio dei Ministri l'intera situazione di emergenza dell'Orvietano. Dentro, i numeri che tracciano il bilancio complessivo dei danni causati dalle due violente ondate di piogge che si sono abbattute sull'intero territorio nell'arco di un mese di incessante allerta. Un bilancio che lo stesso assessore ai lavori pubblici Giuseppe Germani non esita a definire drammatico. Sono 7 milioni di euro quelli necessari alla realizzazione dei progetti per la messa in sicurezza del territorio.

"Da soli non ce la possiamo fare - ha detto il vicesindaco Carlo Carpinelli di fronte a giornalisti e telecamere - chiediamo l'attenzione di tutte le Istituzioni nella speranza di ottenere un trattamento simile a quello che ci venne riconosciuto ai tempi della legge speciale per i lavori di consolidamento della Rupe. Un trattamento di riguardo cui l'amministrazione ha dato prova di saper rispondere con l'efficacia e la trasparenza degli investimenti". I progetti relativi agli interventi sono in fase di ultimazione e saranno presentati nel corso delle prossime settimane. Subito 160 mila euro. È l'altra richiesta dei Comuni colpiti dal maltempo. A tanto ammontano gli investimenti indispensabili per le prime opere indifferibili, quelle cioè relative, almeno, al ripristino della viabilità. Intanto dalla Regione arrivano i primi 75 mila euro. 

Tra i Comuni più colpiti Orvieto, Allerona, Baschi, Porano e Castel Viscardo. "Le situazioni di maggiore criticità - ha spiegato il responsabile della protezione civile Comunale, Giuliano Santelli nel vertice fissato ieri mattina in Comune per illustrare lo stato dell'arte delle frane -  restano quelle dell'Abbadia, Corbara, Porano e Sugano". In particolare nella zona dell'Arcone in località La Badia si è aperto un nuovo fronte di frana su un terreno agricolo nei pressi di un vivaio. Nella frazione di Sugano i movimenti franosi delle scorse settimane hanno fatto registrare un aumento del fronte che è arrivato a lambire le recinzioni di alcune abitazioni. A Porano sono tre i fronti di frana. Dai sopralluoghi tecnici effettuati negli ultimi giorni risulta che la causa principale di frane e smottamenti è da ricondursi alla cattiva regimazione di acque, canali e fossi per i quali sono necessari urgenti provvedimenti. Per il collegamento con la frazione di Corbara, dove la provinciale è ormai chiusa da un mese con gravi disagi per i residenti, gli uffici tecnici del Comune, infine, stanno vagliando possibili soluzioni tra cui un percorso alternativo a monte dell'attuale arteria stradale. 

 

 

Pubblicato il: 04/01/2005

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