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È stata una settimana difficile. Aumentano i danni del nubifragio

Un nuovo fronte di frana su un terreno agricolo nei pressi di un vivaio alle pendici della Rupe di Orvieto. Un'ulteriore frana a Porano. La causa principale di frane e smottamenti è da ricondursi alla cattiva regimazione di acque, canali e fossi

foto di copertina

È stata una settimana difficile per le frane causate dai nubifragi. La Protezione civile dell'Orvietano ha accertato ad Orvieto il 29 scprso, nella zona dell'Arcone, area della Badia, un nuovo movimento franoso alle pendici della Rupe, dove si è aperto un nuovo fronte di frana su un terreno agricolo nei pressi di un vivaio.
Sempre ad Orvieto nella frazione di Sugano aumenta il fronte di frane già censite nelle settimane scorse con la loro estensione a pochi metri dalle recinzioni delle civili abitazioni. 
La situazione è sotto costante monitoraggio e al momento non solo previste ordinanze di sgombero. 
A Porano, invece, la nuova frana verificatasi nel pomeriggio del 28 si è estesa alla zona sottostante i giardini comunali, mentre in Loc. "Bubbola", in un tratto compreso tra la ex strada comunale della Badia in confluenza con la strada vicinale della Meneghina in Via delle Grottacce, si è allargato di altri 25 metri (a sinistra delle abitazioni), il fronte di frana apertosi agli inizi di dicembre. La frana si è staccata dal fondo agricolo superiore rovinando la sede stradale della suddetta arteria ed invadendo tutta la strada che non è più percorribile.
Dai sopralluoghi tecnici risulta che la causa principale di frane e smottamenti è da ricondursi alla cattiva regimazione di acque, canali e fossi per i quali sono necessari urgenti provvedimenti che, come anche hanno sollecitato i sindaci di Orvieto e Porano, Stefano Mocio ed Enrico Brugnoli, sono possibili solo con la dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Governo.
Intanto, in questo senso, dalla Regione Umbria giunge un primo stanziamento di 75.000 Euro per i primi interventi di emergenza.

 

 

Pubblicato il: 01/01/2005

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