Diesse, la guida a Capoccia

di Stefania Tomba

ORVIETO - Ds al rinnovo dei vertici, Capoccia in testa. Sarà con il congresso di domenica prossima che verranno fatti ufficialmente i nomi del nuovo segretario e del nuovo presidente del partito per il Comune di Orvieto. Ma già da stasera riceverà il sigillo la candidatura dei fassiniani che, almeno per le nomine comunali, si avvierebbe a dire la parola definitiva. I delegati della mozione del segretario nazionale, divenuti maggioranza col 62% dei voti nei recenti congressi, si incontrano alle 21 presso la sezione di Sferracavallo per fare il loro nome alla guida comunale della Quercia. E su quello del presidente dell'Ato e consigliere comunale Marino Capoccia non pare sussistano dubbi. Un ruolo politico importante che di certo non mancherà di pesare anche in Consiglio comunale, dove soli cinque mesi fa gli era stata "negata" la nomina politico-amministrativa a capogruppo, a vantaggio di Massimo Gambetta (della sinistra interna al partito e allora maggioranza).

Nessun stravolgimento istituzionale, a nessun livello. Questo, tuttavia, è quanto pare siano pronti a giurare, almeno a parole, tutti i compagni, tanto a sinistra quanto nell'area più riformista. Le decisioni già prese non sarebbero destinate a tornare in discussione nel segno di una logica che è quella del passato più prossimo, quando l'ex maggioranza osservò il rispetto dell'allora minoranza, evitando spiacevoli "vendette" nei confronti dei dirigenti e degli amministratori espressione di quell'area.

E sarebbe proprio sulla base di questi ragionamenti improntati all'equilibrio che pare sia destinata ad aprirsi la discussione per il segretario comprensoriale che sarà nominato i primi di gennaio. "C'è stata un'inversione e ne prendiamo atto - aveva affermato l'attuale segretario uscente Giuseppe Ricci - in ogni caso ad Orvieto non c'è quella maggioranza nazionale dell'80% che ha Fassino. Per questo l'unico equilibrio possibile, nell'Orvietano, è proprio quello della gestione unitaria".

Ed è così allora che, al di là del voto ottenuto dalle mozioni, le due cariche, quella di segretario cittadino e coordinatore comprensoriale,  potrebbero essere divise tra maggioranza e minoranza. E, a quel punto, pare che per il nome di Giuseppe Ricci - che si impegnerà nella Federazione provinciale - quale coordinatore sul territorio stia lasciando il passo ad altre ipotesi. Con ogni probabilità invece il ruolo di vice coordinatore intercomunale andrà all'ex sindaco di San Venanzo e consigliere provinciale Giorgio Posti. Testomonianza della vittoria non solo dei fassiniani ma della linea politica dei sindaci del comprensorio (sostenuta anche dal segretario regionale Bracco) è anche il ruolo che avrà nella Federazione il responsabile dei Fassiniani nel comprensorio, Danilo Pietrini