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Lotta dura ai piccioni

Entro il 31 marzo di quest'anno tutti i cittadini del Comune di Orvieto dovranno adottare le misure necessarie per contrastare lo sviluppo dei piccioni. Cosa fare e quanto costa non farlo

Cronaca

Con un’apposita ordinanza dell’ottobre 2002, l'Amministrazione comunale di Orvieto ha attuato un sistema integrato di controllo del fenomeno dei piccioni nel Centro storico e nel territorio comunale.

L’ordinanza ha dato i primi frutti concreti ed a questa, come ricorda l'Ufficio ambiente del Comune - entro il 31 marzo prossimo - dovranno adeguarsi tutti i cittadini direttamente interessati all'effettuazione di particolari interventi (apposizione di dissuasori, chiusura dei luoghi di nidificazione, ecc,); diversamente, alla scadenza dell'ordinanza (che vieta, tra l'altro, di alimentare i piccioni), scatteranno i primi avvisi e poi le sanzioni economiche variabili da 51,65 a 1549,37 Euro.
In questi primi mesi di applicazione dell'ordinanza, numerosi sono stati i cittadini che si sono recati o hanno assunto informazioni presso l'Ufficio Ambiente del Comune per adeguarsi ai provvedimenti (curioso il fatto che alcuni di essi hanno acquisito informazioni al fine di convincere altre persone a rispettare l'ordinanza). Il Comune da parte sua ha provveduto, invece, alla sistemazione dei siti di proprietà pubblica.


Cosa prevede l'ordinanza:
1. ai proprietari di immobili nel territorio comunale di impedire l'accesso ai piccioni torraioli in tutti i siti ove essi possono nidificare (archi, sottotetti, locali non utilizzati, prese d'aria, solai aerati, ecc.) mediante la chiusura degli stessi con opportuni impedimenti fisici (diaframmi in muratura, reti, ecc.) entro il termine massimo stabilito del 31 marzo 2003;
2. ai proprietari di immobili situati nel Centro Storico di dotare i medesimi, a propria cura e spese, di opportuni dissuasori per piccioni (meccanici o ad impulsi elettrostatici) in tutti i siti ove possono ripararsi e nidificare ed in caso di ristrutturazione e manutenzione straordinaria;
3. ai proprietari, amministratori o comunque fruitori di immobili ubicati nel Centro Storico di rimuovere, entro il termine del 31 marzo 2003, escrementi di piccioni presenti su terrazzi, soffitte e cornicioni provvedendo ad un'accurata pulizia e disinfezione delle superfici senza compromettere lo stato di pulizia del suolo pubblico e mantenendo puliti nel tempo tali luoghi;
4. a chiunque di non alimentare in alcun modo i piccioni in libertà in tutto il territorio comunale.

Il provvedimento stabilisce:
- che la chiusura dei siti ove i piccioni nidificano e l'apposizione dei dissuasori dovranno essere effettuate nel massimo rispetto del valore estetico dei luoghi interessati e, se ricadenti nel Centro Storico, dovranno essere preventivamente concordati con i tecnici del Comune;
- che chiunque viola i suddetti adempimenti è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma variabile da 258,23 a 1549,37 Euro;
- che chiunque viola le disposizioni circa la pulizia e disinfezione dei siti e superfici ed il divieto di alimentare i piccioni, è punito con la sanzione amministrativa da 51,65 a 309,87 Euro.

«L'iniziativa assunta nell'autunno scorso dall'Amministrazione comunale - commenta l'assessore all'Ambiente, Nazareno Desideri - ha confermato le nostre aspettative nel senso che sta dando risultati apprezzabili anche se molto deve essere ancora fatto, soprattutto con la collaborazione di tutti i cittadini, non solo del Centro storico ma anche dei grandi quartieri, ove verosimilmente il problema dei piccioni potrebbe spostarsi allorquando vengono create loro difficoltà di habitat nel Centro storico. Il richiamo alla collaborazione, al senso civico nell'interesse di tutti è stato ben recepito. Ricordo che il sistema di controllo integrato dei piccioni non predilige una unica soluzione ma, attraverso la sperimentazione di diverse soluzioni, rispettose peraltro delle diverse sensibilità e capacità economiche dei singoli cittadini, tende a ricercare le migliori soluzioni tecniche possibili per la nostra città, allo scopo di raggiungere come obiettivo finale quello di una città in cui si possa sviluppare e mantenere una popolazione di piccioni sana, di adeguato numero, riducendo al minimo i disagi per i cittadini, tenendo perciò ad una convivenza ampiamente tollerabile.
Nel rinnovare ai cittadini l'invito ad adeguare i propri stabili entro la data del 31 marzo 2003 - conclude Desideri - ribadisco che, qualora vi fossero necessità e richieste in numero elevato, l'Amministrazione comunale può provvedere all'individuazione di forme di sostegno alle esigenze dei cittadini».



Pubblicato il: 07/02/2003

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