Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

'È lui, non abbiamo alcun dubbio'

Per il genero, Alfonso Olivieri, il cerchio si è chiuso qui. A un anno esatto dalla scomparsa i poveri resti di Elio D'Orazio, pensionato 83enne di cui si sono perse le tracce dal dicembre del 2003, sarebbero stati trovati domenica pomeriggio nei boschi del monte Bibico

di Stefania Tomba

ORVIETO - "È lui, non abbiamo alcun dubbio. Ora aspettiamo soltanto il disbrigo di tutte le formalità per chiudere con i funerali questa triste vicenda". Per il genero, Alfonso Olivieri, il cerchio si è chiuso qui. A un anno esatto dalla scomparsa i poveri resti di Elio D'Orazio, pensionato 83enne di cui si sono perse le tracce dal dicembre del 2003, sarebbero stati trovati domenica pomeriggio, intorno alle 16,30, da alcuni cacciatori nei boschi del monte Bibico, la montagna che sovrasta la galleria del valico della Somma, nella zona di Spoleto.

È questa la prima ipotesi avanzata dalla polizia che sta svolgendo indagini in merito. L'auto dell'uomo, una Ford Fiesta di colore grigio, venne infatti trovata, a una settimana dalla scomparsa, non lontano da dove sono stati individuati due giorni fa il cranio, alcune ossa e i vestiti. Proprio il cappello e la camicia corrisponderebbero, secondo i primi accertamenti, a quelli che indossava lo scomparso. Altri elementi inequivocabili potrebbero consentire il riconoscimento dell'uomo dal momento che D'Orazio, come è noto alle cronache, portava una protesi al ginocchio destro.

I resti erano in una zona molto impervia, in un canale di scolo delle acque circondato da una fitta vegetazione. Non è chiaro se l'uomo sia morto lì o se il suo corpo vi sia finito successivamente. La zona ieri mattina è stata passata nuovamente al setaccio da nuova battuta composta dagli agenti del commissariato di Spoleto, dai vigili del fuoco e dal personale del corpo forestale dello Stato che, non lontano dal luogo del rinvenimento, hanno trovato altri poveri resti.

D'Orazio si era allontanato a bordo della propria auto dalla sua abitazione nel centro storico di Orvieto il 6 dicembre 2003. Le ricerche furono subito indirizzate verso lo spoletino, dove l'uomo, originario di Sant'Anatolia, aveva più volte espresso la volontà di tornare e la famiglia non esitò a rivolgersi alle telecamere nazionali di "Chi l'ha visto?" per non lasciare nulla all'intentato. Il sospetto degli inquirenti era che fosse incappato nel forte maltempo che, in quei giorni, aveva imperversato sulla zona. Protezione civile, vigili del fuoco e carabinieri, a soli 4 chilometri da dove è stato ritrovato,  in un anno hanno effettuato numerose battute di ricerca rimaste infruttuose.

Ora il commissariato di Spoleto sta attendendo il via libera dal magistrato, che ha acquisito l'intera relazione fornita della polizia, per procedere al riconoscimento degli indumenti da parte dei parenti e al trasferimento dei resti all'istituto di medicina legale di Perugia dove dovranno essere esaminati.

Pubblicato il: 13/12/2004

Torna alle notizie...