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Targa "Piramo Zanchi" a Stefano Mocio

Il riconoscimento è asseganto ogni anno dalla Fisar ad una personalità che si è  distinta nel settore  della cultura enogastronomica, in ricordo di Piramo Zanchi

Venerdì 10 dicembre, la Fisar, delegazione di Orvieto, ha consegnato  al sindaco di Orvieto, Stefano Mocio, presidente dell'Associazione Strada del Vino Etrusco Romana della Provincia di Terni, la targa in memoria di "Piramo Zanchi", un riconoscimento che ogni anno la Fisar assegna ad una personalità che si è  distinta nel settore  della cultura enogastronomica.

La targa "Piramo Zanchi", riconoscimento della FISAR di  Orvieto  viene assegnato ogni anno ad una personalità che si è contraddistinta nel settore  della cultura enogastronomica. In passato, il premio fu assegnato a Riccardo Cotarella, Maurilio Chioccia, Renzo Cotarella, Consorzio Vino Orvieto Classico e Stefano Cimicchi.

 

La premiazione è avvenuta durante la cena che ha visto la presenza di  140amici fisariani oltre che speciali invitati,  il vicensidaco, Carlo Carpinelli, Stefano Cimicchi, sommeliers fisar da vecchia data, l'enologo della Cantina Avignionesi, Paolo Trappolini, il consigliere nazionale Fisar, Tonino Puri.

 

Il direttivo della Fisar di Orvieto, costituito da Fulvio Valle, Lucia Russo, Francesca Rosella, Enzo Stopponi, Amilcare Frellicca, Luciano Cavalloro, Fulvio Vecchi, Bruno Bovo, Alessandro Rosati, ha così motivato il premio a Stefano Mocio:

 

Qualche millennio fa gli etruschi siglarono un profondo patto di amicizia tra l'uomo, la terra e la vite.  Quell'oro liquido generato dalla Natura, dalla sapienza e dal lavoro narrava anche in terra lontane d'un Eden realmente esistente, di una città delle delizie dov'erano fiumi di prelibato nettare.

La gloria percorse le rotte del Mediterraneo e uno scrittore greco, forse addirittura Aristotele, si ricordò dell'Orvieto antica e la volle indicare col nome di "Oinarea": la città dove scorre il vino.

Quel patto ha resistito alle mutevoli vicende della storia e in ogni tempo ha potuto contare su speciali "guardiani" che hanno vegliato e vegliano con giustizia a difesa di quella generosa amicizia.

 

Stefano Mocio, sindaco di Orvieto e presidente della Strada dei Vini Etrusco-Romana in Provincia di Terni, è uno di questi "guardiani".

Negli anni passati, egli si è convintamene e fortemente impegnato nella realizzazione della Strada dei Vini, lavorando per creare quel sistema integrato di sviluppo del territorio che unisce sagacemente arte, cultura e enogastronomia.

"Nihil est in intellectu quod prius non fuerit in sensu"

Con questo motto gli scrittori antichi asserivano che ciò che non sentiamo neppure lo pensiamo. E, al pari di loro, siamo convinti che una delle esperienze più forti che un territorio può restituire alla memoria e al pensiero del visitatore sia legata ai sapori del cibo e del vino.  Attraverso di essi possiamo sentire e quindi conoscere Orvieto in modo autentico al pari di una assorta contemplazione del "Finimondo" o di una visita guidata in uno dei tanti musei della città.

Ecco quindi il valore del vino: messaggero di cultura e di sapere ma anche messaggero di pace e di quel "vivere slow" che mezzo mondo ci invidia

Il nostro auspicio è che il sindaco e presidente della Strada dei Vini Etrusco-Romana Stefano Mocio -  "guardiano", in privato, di una antica e pregevole vigna - possa consolidare e perfezionare quell'amicizia tra uomo, terra e vite che è anche uno degli emblemi più veri del nostro territorio.

 

Con queste motivazioni e stima sincera la Delegazione FISAR di Orvieto attribuisce a Stefano Mocio la targa Pirano Zanchi 2004.

Pubblicato il: 12/12/2004

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