Giuseppe Ricci, solo l'unità rafforza la Quercia

di Stefania Tomba  

ORVIETO -  I congressi di base dei Ds si sono conclusi. E il segnale è incontrovertibile "Il risultato congressuale - afferma il segretario uscente Giuseppe Ricci - inverte il responso del passato ma mantiene proporzioni che non sono paragonabili a quelle nazionali per cui non parlerei di "normalizzazione".  È comunque un'inversione di cui prendiamo atto".

I fassiniani hanno vinto e possono pretendere la guida di tutto il partito. I risultati glielo consentono.
Penso che si debba continuare sulla strada di una gestione unitaria. E non credo a chi parla dei fassiniani come coloro che vorrebbero ridefinire completamente i quadri istituzionali. Quello che auspico è una soluzione unitaria per le nomine comunali e quelle del coordinamento intercomunale che tengano presente i valori di tutti i compagni".

Tra sabato e domenica si terrà il congresso dell'unione comunale del partito. Cosa succederà?
Spero che ci si andrà per approvare soluzioni condivise da tutti sulla nomina di segretario e presidente e questo accadrà se i ragionamenti che si faranno saranno nel segno della prosecuzione di una logica di equilibrio

Successivamente il congresso intercomunale. E con la novità della Federazione unica provinciale
Dopo 12 anni si definisce un ruolo diverso di questo grande pezzo importante della provincia. Se vogliamo un ruolo di forza dentro la Federazione è necessario un approdo unitario.

Perché da maggioranza siete diventati minoranza?
Questa inversione di tendenza a livello locale è da imputare anche al fatto che la sinistra non ha presentato una candidatura per il segretario nazionale. Questo ci ha indebolito su base locale. In ogni caso ad Orvieto non c'è quella maggioranza nazionale dell'80% che ha Fassino. Per questo l'unico equilibrio possibile, nell'Orvietano, è proprio quello della gestione unitaria.

Che cosa farà ora Giuseppe Ricci?
Per tre anni ho fatto il segretario di tutto il partito nonostante sia stato votato solo da una parte. Sono a disposizione, con lo stesso spirito di servizio, per proseguire nel ruolo o per fare un passo indietro.